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OSPEDALE DI GUARDIAGRELE: LA NOSTRA BATTAGLIA IN REGIONE!

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Ieri audizione davanti alla Commissione V per chiedere un futuro certo del nostro presidio ospedaliero

Vogliamo che gli venga assegnato un ruolo centrale per il nostro territorio, ormai fortemente carente di servizi sanitari dirottati altrove Guardiagrele, 1 luglio 2020 -  “Ieri ho portato la voce di Guardiagrele in Regione alla Commissione Consiliare Sanità, segnalando la mancanza assoluta di risposte alle umerose richieste e proposte presentate in questi mesi alla Regione Abruzzo”.  E' quanto riporta il Sindaco di Guardiagrele Simone Dal Pozzo al ritorno all’incontro avuto ieri martedì 30 giugno a L'Aquila.
"Ho ribadito - prosegue in Sindaco - la necessità di una programmazione per il nostro Ospedale con posti letto di media e bassa complessità medica e
geriatrica, diagnostica, potenziamento dell'assistenza territoriale, emergenza”.

La situazione non è cambiata neanche nell'ultimo periodo: di Guardiagrele non c'è traccia nella programmazione sanitaria, mentre noi avevamo chiesto
un ruolo e una funzione; gli impegni presi sono stati disattesi; qualcuno ha addirittura detto qualche mese fa che '*qui a Guardiagrele non servono posti letto e che è pronto a dimettersi se avviene il contrario'* (il Direttore Generale della ASL 2 Thomas Schael, ndr*)*. E i fatti parlano chiaro, il nostro ospedale in questa fase è stato ignorato e i servizi dirottati altrove.

La battaglia è quella di sempre, quella continua e non intermittente per avere le risposte che il nostro territorio aspetta, oggi come ieri, ormai da 15 anni. Chiediamo servizi e diritto alla salute per tutti i cittadini.
C'eravamo prima e ci siamo anche adesso, ancora più determinati ora che è davvero possibile fare quello che abbiamo sempre chiesto, oggi che siamo
rimasti ancora una volta soli a difendere il nostro Ospedale.

Vogliamo risposte  ma devono parlare le carte, gli atti, i provvedimenti, non le promesse o le passerelle elettorali! Per noi e i nostri concittadini la parola chiave è “coerenza”. Non si cambia idea su dei piani di così importante rilevanza in base a chi governa e non si modificano le posizioni a seconda dell'interlocutore. La salute non ha colore politico e la sua tutela è un diritto inalienabile.

Andiamo avanti per ribadire la necessità del diritto alla salute per il nostro territorio e per le aree interne. Continueremo a portare sempre più in alto la nostra battaglia.

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