I primi di settembre si è ufficialmente riaperta la caccia, ma l’allarme cinghiali nel territorio abruzzese è ancora in forte aumento.

Proprio alcuni giorni fa, verso le 20 di sera, sono stati avvistati una decina di cinghiali che giravano in branco lungo via Gramsci a Guardiagrele.

Dopo aver invaso la carreggiata, forse a caccia di cibo, gli animali hanno strisciato contro la carrozzeria di alcune auto che si trovavano a passare.  

Spaventati dal rumore dei clacson si sono finalmente allontanati correndo verso le campagne limitrofe.

Sono soprattutto i contadini ad esprimere le loro preoccupazioni per tale fenomeno: “Non solo rovinano il nostro raccolto, frutto di tanti sacrifici, ma avvicinandosi alle abitazioni possono provocare danni anche alle persone”. Continua un anziano: “Bisogna poi fare attenzione quando i cinghiali adulti portano con se i loro piccoli perché possono diventare ancora più pericolosi; l’istinto di protezione infatti scatena in loro una forte aggressività contro tutto ciò che si trovano di fronte”.

Non molto tempo fa la problematica fu presa a cuore anche dalla ex Amministrazione Salvi che incontrò in più serate un gruppo di cacciatori proprio per decidere insieme come poter aggirare la situazione.

Per risolvere almeno in parte questa situazione sarebbe utile organizzare squadre di cacciatori che, seguendo tutte le norme di sicurezza vigenti, potrebbero ridurre il numero di questi animali selvatici e magari dopo un attento esame sanitario, ricavarne anche della carne.