Ancora frane.
Dopo il numero esorbitante di disastri calcolato a Guardiagrele e dintorni, un altro caso si aggiunge alla lista, già immensa.
Stamattina, nel tratto di strada che collega Bocca Di Valle a Pennapiedimonte, si è verificato l'ennesimo smottamento.
Una parete di roccia si è completamente sgretolata, provocando la caduta di massi e ciottoli sul manto stradale.
Il rischio di costituire un grave pericolo per conducenti e pedoni è altissimo.
Dopo poco tempo, infatti, la strada viene completamente chiusa.
Per raggiungere la loro cittadina, gli abitanti di Pennapiedimonte dovranno allungare il loro percorso, passando per zone limitrofe come Palombaro, Fara San Martino o Caprafico, cercando una via alternativa.
Il disagio continua a presentarsi, più forte che mai.
“Il fatto dovrebbe essere accaduto intorno alle ore 9:00. So, infatti, che, circa mezz'ora prima, il bus del Comune, adibito al trasporto degli studenti, è passato normalmente, diretto verso Guardiagrele.
Io sono giunta lì verso le 9:40 e il traffico non era ancora stato chiuso.
Ho dovuto attraversare il tratto di carreggiata esterno, l'unico ancora libero, probabilmente tale perché qualcuno, prima di me, ha spostato i sassi più piccoli.
Il mio cuore batteva a mille, lo spavento è stato forte.”
La testimonianza di una donna ci aiuta a sapere qualcosa in più.
A metà tra il timore per il rischio di gravi conseguenze e la lucidità per invertire il senso di marcia e tornare a casa, decide per quest'ultima opzione, trovando un posto di blocco della Provincia a Bocca di Valle e incontrando, subito dopo, anche i Carabinieri.
“Probabilmente sono stata l'ultima persona a passare, perché, dopo il mio transito, il traffico è stato chiuso. Mi è stato anche riferito che un altro pezzo di roccia, posto poco più sopra rispetto a quello caduto, è pericolante.”, racconta la donna.
“Ricordo una frana di queste dimensioni, già verificatasi a Pennapiedimonte nell'87 o nell'88 e, conoscendo il territorio e i pericoli del disgelo, temevo che sarebbe accaduto di nuovo.”
Purtroppo così è stato. I casi di frane e smottamenti risultano oltre 230 in Abruzzo.
Un numero eclatante. Quasi si stenta a credere che possa essere vero. Ma è così.
L'ennesimo caso, l'ennesimo pericolo.
I danni del disgelo sono davvero troppi. Il disagio non è ancora terminato.