«Ho pensato al suono del suo nome, a come cambia in base alle persone, ho pensato a tutto in un momento, ho pensato a come cambia il vento… Vento d’estate io vado al mare e voi che fate?» sono le note che aprono il concerto di Pretoro, già sfortunatamente rimandato per pioggia nel giorno di San Domenico e sospirato fino all’ultimo anche ieri: sempre un temporale tenta di rovinare la festa ma, stavolta è il “Vento d’estate” ad avere la meglio.
Dietro Corte si riempie di gente, di ragazzi che cantano vecchi e nuovi successi. Dai cavalli di battaglia “Favola di Adamo ed Eva”, “Il timido ubriaco”, “Il solito sesso”, “L’uomo più furbo del mondo” agli ultimi capolavori dell’album “Quindi?”: “Il drago che ti adora” e, lasciata per il finale la dolce “Mentre dormi”.
Dopo aver cantato con Gazzè, il ritmo sale con la musica di Boris Dj.
L’organizzazione del piccolo Comune montano regala sempre feste riuscite.
«Ora posso solo raccontarti e raccontando mi innamoro».