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Il 25 aprile per ricordare la Brigata Maiella

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“Siete duri come la pietra della vostra Montagna”. Queste parole con le quali i partigiani di Asiago accoglievano, agli sgoccioli della seconda guerra mondiale, i partigiani della Brigata Majella, loro fratelli d’armi.

 

Per commemorare la Brigata della Mailella e celebrare la festa della liberazione, il 25 aprile, alle ore 18.00 presso l’Auditorium De Cecco in Piazza Unione, a Pescara si terrà lo spettacolo teatrale della compagnia dei Guasconi dal titolo: “Banditen. I partigiani che salvarono l’Italia” ad ingresso gratuito.

 

L'obiettivo dello spettacolo organizzato dall’ A.n.p.i. (Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia) di Pescara, in collaborazione con il Consiglio regionale dell'Abruzzo, ha spiegato il regista Nicola Pitucci, «è quello di tramandare una storia straordinaria contenente valori importantissimi che oggi assumono un peso enorme. Cerchiamo in questo modo di mantenere vivo l'interesse verso la nostra terra e, più in generale, verso tutta l'Italia».

 

«Abbiamo pensato di ricordare agli abruzzesi il 25 aprile, il giorno dedicato all'unione della nostra Nazione», - queste le parole del Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Nazario Pagano -« con un’idea innovativa: uno spettacolo teatrale che narra le gesta della Brigata Majella che per noi rappresenta un simbolo straordinario di libertà, di coraggio tipico del popolo abruzzese».

 

Breve storia

Il Gruppo Patrioti della Maiella inizialmente denominato “Banda Patrioti della Maiella” prendendo il nome dal massiccio montuoso della Majella e  comunemente chiamato “Brigata Maiella”, è  la formazione militare nata  a Casoli (CH), nel dicembre del 1943, a seguito dell’occupazione dell’Abruzzo da parte dell’esercito tedesco.

 

Promotore e organizzatore ne fu l’avv. Ettore Troilo, socialista e antifascista, che, rifugiatosi da Roma nel suo paese natio, Torricella Peligna, dovette sfollare a Casoli da poco liberata dagli alleati.

 

Troilo si propose, insieme a gruppo di giovani residenti nei paesi della Valle dell’Aventino, di collaborare con l’esercito alleato per la liberazione degli stessi paesi che i tedeschi stavano distruggendo, perché ricadenti all’interno delle aree poste nel fronte  della linea Gustav.

 

La Brigata Maiella raccolse diverse bande di partigiani che avevano incominciato ad operare nella Valle dell’Aventino e del Medio Sangro, appena dopo il 25 luglio 1943.

 

Aggregati all’esercito alleato, gli uomini della Brigata Maiella furono alle dipendenze del ricostituito Regio Esercito italiano ai soli effetti amministrativi.

 

Liberato l'Abruzzo, nel 1944 la banda avrebbe potuto sciogliersi, ma così non fu. Gli uomini della Brigata Maiella infatti, liberata la propria terra, proseguirono, con la partecipazione di oltre mille giovani provenienti da  Sulmona, Pratola, Prezza, Popoli, Corfinio e altri paesi della zona Peligna, a mettere ancora le loro vite a disposizione della Patria, con abnegazione e sacrificio laddove in molti avrebbero desistito.

 

Continuarono a combattere insieme con la II Armata Polacca risalendo l'Italia fino ad Asiago liberando numerosi centri tra Marche, Emilia-Romagna e Veneto. Entrarono, insieme con i polacchi, nella città di Bologna, liberata la mattina del 21 aprile 1945.

 

Alcune pattuglie proseguirono fino ad Asiago ma, informati della cessazione di ogni resistenza nazifascista, si fermarono lì il 1º maggio, portando il loro saluto ai resistenti locali, prima di ricongiungersi agli altri partigiani. Questa fu l'ultima azione militare della "Majella".

 

Allo scioglimento della Brigata, avvenuto a Brisighella il 31 luglio 1945, dopo la completa liberazione dell’Italia, si contarono 110 giovani pratolani, oltre al resto dei partecipanti che avevano operato tra le sue fila. Purtroppo, tra di essi, vi furono cinque caduti  e quattro feriti.

 

La Brigata Maiella fu l'unica formazione partigiana a ricevere la medaglia d'oro al valore militare e l'unica a continuare a combattere anche dopo la liberazione del proprio territorio di appartenenza.

 

I combattenti della Maiella furono decorati anche con 11 medaglie d'argento al valore militare, 34 medaglie di bronzo e 144 croci di guerra.

 

Oltre alla rappresentazione teatrale prevista per le ore 18.00 presso l’ Auditorium De Cecco, altre manifestazioni organizzate dall’ A.n.p.i. di Pescara che avranno luogo per la festa della Liberazione saranno: alle ore 11.30 la cerimonia e gli interventi presso il cippo di Colle Pineta, che ricorda la fucilazione di nove partigiani, l'11 febbraio 1944 (e che si trova all'interno della scuola primaria intitolata appunto "11 febbraio 1944", ove da anni i bambini vengono coinvolti dagli insegnanti nella storia della Resistenza) e dalle ore 10.00 alle ore 20.00 A.n.p.i. Pescara sarà presente, al presidio della Cgil in Piazza Sacro Cuore, nel centro della città, per informazioni, volantinaggio, musica e dibattiti.

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