San Martino sulla Marrucina è una delle cittadine piu’ antiche della provincia di Chieti e a testimonianza di questo vi è anche il suo ‘insieme di riti ed usanze, nati dall’unione tra fervida cattolicità, memorie italiche e tradizioni medioevali. Molte di queste caratteristiche sopravvivono nella venerazione del patrono locale San Giuseppe (che secondo la leggenda difese la cittadina della
razzia francese nel 1799)Oltre alla festa patronale, particolarissimo è l’evento dello “Sposalizio di San Giuseppe e della Madonna” che da secoli ogni anno si svolge il 23 gennaio ed è un evento in assoluto unico al mondo.
Il giorno de "I Santi Sposi" è festeggiato a San Martino sulla Marrucina
almeno da tre secoli, come testimonia un affresco che del XVIII secolo
collocato nella Chiesa di San Cristinziano e che ritrae la scena del matrimonio tra il Patrono martinese e la Vergine Maria, ispirandosi a temi della scuola di Raffaello. La tradizione potrebbe anche essersi originata grazie ad un matrimonio tra due personaggi importanti e benestanti della cittadina che decisero di istituire in quel periodo la Cappella di San Giuseppe(risalente al XVII secolo). Lo sposalizio apre le ricorrenze religiose annuali e si tratta di una vera a propria ricostruzione simbolica di un comune matrimonio.
Tutta la festa si svolge al mattino; si inizia con la Santa Messa, durante la quale vengono esposte le statue della Beata Vergine e di San Giuseppe, collocate ai piedi dell’altare (dove si è soliti collocare anche le sedute degli sposi nelle cerimonie), una di fianco all’altra e con i volti nella direzione dei fedeli.Durante la messa le coppie sposate possono rinnovare i loro voti, in una cerimonia ricca di religiosità e romanticismo, che permette ai partecipanti di
tornare indietro con la memoria ed il cuore al giorno del proprio matrimonio, giurandosi nuovamente eterno amore. Alla fine della messa si prepara la processione, in cui entrambe le statue compiono il giro del paese una di fianco all’altra, come una coppia di novelli sposi.
E’ tradizione che la statua della Madonna sia portata dalle donne mentre quella di San Giuseppe dagli uomini del paese. Nel momento in cui le due statue escono dalla chiesa, proprio come si fa nei normali matrimoni cittadini, vengono lanciati su di loro fiori e confetti.
Il corteo “matrimoniale” è aperto dai membri dell’antica Congregazione
martinese di San Giuseppe, dalla caratteristica tunica color bianco con cordone oro e la mantellina di color celeste: essa si occupa di tutti gli eventi religiosi relativi al culto del Patrono ed è un suo membro ad essere incaricato di portare l’antica croce processionale di San Martino(del 1589, restaurata per interessamento della Corporazione Sancti Martini nel 2010 e il cui restauro verrà presentato nella primavera 2012), ultima della scuola di Nicola da Guardiagrele, che viene mostrata al pubblico solo in due occasioni l’anno.
Subito dietro le statue seguono le coppie di sposi che hanno rinnovato il voto matrimoniale e la processione dei fedeli. Una volta che la processione lascia la chiesa di San Cristinziano, percorre il perimetro intero del centro storico, in modo che i santi sposi possano benedire simbolicamente tutta la cittadina ed i suoi abitanti.
Una volta che le statue tornano alla chiesa e vengono ricollocate davanti all’altare come in un vero matrimonio vengono distribuiti ai fedeli confetti benedetti, quasi che la Beata Vergine Maria e San Giuseppe vogliano rendere partecipi i martinesi e le persone venute da fuori paese della gioia per la loro unione. I confetti, tra l’altro un prodotto tipico dell’abruzzo antico, vengono acquistati e confezionati in ciuffetti di tulle da membri della Congrega di San Giuseppe e dai loro familiari, che solitamente si riuniscono nella casa del priore della Congrega, e vengono poi benedetti dal Parroco locale, che li sistema in grandi ceste ai piedi dell’altare.
La tradizione dei confetti è molto antica ed è legata al sogno di un membro della Congregazione al quale apparse in sogno San Giuseppe chiedendo confetti per il suo sposalizio. Viene solitamente distribuito ai fedeli un ciuffetto di confetti per ogni famiglia e questi ultimi sono considerati beneauguranti per chi li riceve e soprattutto per le giovani coppie che si sposeranno entro l’anno.
Viene dato spazio anche alle coppie già sposate, che in questa occasione, avvisando per tempo il Parroco, possono rinnovare tutte insieme le proprie promesse matrimoniali e benedire gli anelli nunziali.
Dopo la forte nevicata dello scorso anno, che ha impedito lo svolgimento
tradizionale dell'evento in tutte le sue fasi, quest'anno "I Santi sposi" verranno festeggiati straordinariamente domenica 22 gennaio, per venire incontro ai fedeli e visitatori che sempre più numerosi partecipano a questo evento unico al mondo.
Appuntamento quindi dalle 10.30 il 22 gennaio a San Martino sulla Marrucina per I Santi Sposi.