La tradizione de “lu fucaracce” è una tradizione antica, legata alle mitologie solari, che nel corso dei secoli sono state assorbite dalle feste religiose della tradizione cristiana. Nella sera del 7 dicembre, nella Guardiagrele dei nostri nonni e bisnonni, i ragazzi dei diversi quartieri accendevano dei falò, con lo scopo di realizzare il più grande e affermare la superiorità della propria contrada o del proprio quartiere. Un grande fuoco acceso, come raccontano i nonni, per scaldare la Madonna.
Oggi, forse, molto del valore simbolico non c’è più, ma è bello vedere come una vecchia tradizione non sia ancora andata persa. “Lu fucaracce” rappresenta tuttora un momento di aggregazione per molte persone, più o meno giovani, che per una sera tornano a riunirsi attorno a un fuoco, come vuole la tradizione contadina, quando si sostava attorno al fuoco fino a notte fonda per ascoltare le storie dei più anziani e aspettare che le patate arrostissero sotto la cenere.
Rispettando l’antica usanza della vigilia dell’Immacolata, Contrada Anello accenderà il suo falò alle 20.00 di mercoledì 7 dicembre e per scaldarsi, oltre al fuoco, ci saranno crispelle, pizze fritte, vin brulè e la musica dell’associazione folkloristica abruzzese “Lo scrigno della Majella”.
Contrada San Vincenzo, invece, accenderà “lu fucaracce” giovedì 8 dicembre alle 19.00. Ci saranno degustazioni di crispelle, castagne, pizze fritte, tanto vino novello, il tutto allietato dalla musica dei ragazzi del "Pentagramma" di Guardiagrele.
Sempre giovedì Contrada Bocca di Valle organizza l’accensione del suo falò alle 19.00, tra degustazioni di prodotti tipici e musica.
Adesso, non resta che scegliere dove andare, sempre che non ne stiate organizzando uno tutto vostro!