Francesco Di Marco, pensionato di 83 anni, mentre metteva ordine nel suo podere, bruciando alcuni oggetti di plastica, colto da un malore tentava di allontanarsi. Malore forse provocato dal fumo tossico e forse causa della caduta dell’anziano. La ferita alla testa è stata accertata come causa della morte dal Pretore di Chieti. Il rogo lo ha tristemente avvolto, lasciando in quel podere la sua tomba. L’allarme è stato dato dai vicini di casa, l’indomani mattina, non avendo visto la sua luce accendersi e la sua tapparella chiudersi.
Di Marco, conosciuto in paese come “Zi Cicchin”, vedovo dal 2003 e senza figli, aveva lavorato in Svizzera per più di trent’anni come carpentiere. La sua mente, più raffinata di un computer, racchiudeva tutti i dati del paese, dai problemi burocratici di successione agli accatastamenti, tanto che geometri ed impiegati comunali andavano a consultarsi nella sua abitazione.
I funerali si svolgeranno domani 14 aprile alle ore 10.00 presso la Chiesa di San Silvestro di Pennapiedimone, partendo dall’ospedale SS. Immacolata di Guardiagrele.