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Maxi comunità energetica rinnovabile, Casalincontrada capofila

redazione
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È iniziato con un incontro informativo domenica 10 settembre il percorso di 13 comuni per la costituzione di un’unica comunità energetica.

Una scelta tecnica ed economica quella dell’Amministrazione comunale di Casalincontrada di condividere questo progetto con i comuni di Chieti, Bucchianico, Catignano, Civitaquana, Cugnoli, Loreto Aprutino, Manoppello, Pianella, Ripa Teatina, Rosciano, Vacri e Villamagna.  Tecnica in quando con essi condivide le stesse “cabine primarie” che si traduce nella messa in rete di energia tra questi paesi; economica in quanto si prospetta un quantitativo di produzione/consumo di energia rinnovabile tale da produrre un risparmio/guadagno vantaggioso per tutti.  

Il sindaco di Casalincontrada Vincenzo Mammarella ha aperto l’incontro salutando i presenti e spiegando perché Casalincontrada vuole essere tra i primi comuni ad attivare una CER non appena usciranno i decreti attuativi, in sinergia con i territori citati.   

Erano presenti sindaci, amministratori locali e cittadini. Molti gli interventi degli esperti in materia. Oggetto di discussione e di dibattito con il pubblico, l’importanza delle CER, le implicazioni burocratiche e i risvolti positivi della costituzione di una comunità energetica.  

Per fronteggiare l’attuale crisi energetica e i relativi rincari dei costi di elettricità e gas, in Italia si sta promuovendo la costituzione di Comunità Energetiche rinnovabili (CER) spiega l’Assessore Walter Esposito, Ingegnere Informatico nonché Energy manager. La Comunità Energetica prevede il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici (es. persone fisiche, piccole e medie imprese , amministrazioni comunali, enti religiosi, associazioni ecc.) che decidono di unirsi con l’obiettivo di produrre energia elettrica pulita, autoprodotta e condivisa attraverso fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici. 

Chiunque sia intestatario di un’utenza e di una bolletta energetica – es. cittadini, imprese, commercianti piccoli e grandi – e abbia un codice POD (contatore) può chiedere di diventare membro della CER. Infatti possono aderire sia coloro che producono energia attraverso pannelli fotovoltaici, sia chi semplicemente la utilizza. 

La C.E.R. è aperta, pertanto ogni membro è libero di entrare e uscire in accordo con i criteri stabiliti da statuto e regolamento. 

Le C.E.R. godranno di importanti contributi a fondo perduto previsti dal PNRR per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, ed inoltre tutte le Comunità Energetiche, beneficeranno di un incentivo sull'energia autoprodotta e condivisa, ovvero l'energia immessa in rete e consumata nella stessa ora di produzione dai membri della stessa Comunità Energetica. I benefici economici della CER saranno ripartiti tra i membri o destinati a scopi sociali in base a un regolamento condiviso dai soci. 
 
La tematica ha suscitato un buon interesse da parte della cittadinanza in quanto sono pervenute già varie richieste di manifestazioni di interesse.
 
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