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L'amministrazione comunale pensa ai disoccupati per spalare la neve

I nominativi saranno forniti dall'associazione Punto Giovani

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La popolazione guardiese sta ancora facendo i conti con i disagi provocati dall’abbondante nevicata di sabato. Ghiaccio per le strade, l’acqua che va e viene, commercianti e privati abbastanza alterati per i cumuli di neve ammassati qui e lì, che i mezzi stanno rimuovendo da questa mattina. E’ proprio il caso di dire che fioccano polemiche da parte dell’opposizione di centrosinistra, che ieri con la capogruppo Gianna Di Crescenzo, ha bocciato su tutta la linea il piano neve dell’amministrazione Salvi, soprattutto per il ricorso (secondo loro eccessivo) alle ditte esterne al fine di spalleggiare i mezzi del comune. Pronta la risposta dati alla mano da parte del sindaco Sandro Salvi, che ricorda come negli anni passati, le amministrazioni di centro sinistra abbiano impiegato 29.700 euro, 7.500 nel 2007 e 9.800 nel 2008, per affidare la rimozione della neve a ditte esterne. Affidamento necessario visto l’esiguo numero di mezzi e di operai di cui dispone il comune. Nasce proprio da qui l’idea dell’amministrazione di centrodestra di ricorrere a disoccupati del posto, per spalare la neve ammassata per le strade, soprattutto dopo la protesta dei commercianti che hanno lamentato l’impraticabilità degli ingressi dei locali commerciali. I nominativi sono stati forniti dall’associazione Punto Giovani. I volenterosi, pala alla mano, dovranno fiancheggiare gli operai comunali impegnati alla guida dei mezzi spazzaneve e spargi sale. L’entità dell’emergenza neve è stata notevole ed ha messo a dura prova il lavoro e la resistenza degli operatori, che per tutta la giornata di sabato e domenica, hanno cercato di coprire il vasto territorio comunale. Dopo gli innumerevoli disagi, l’unica nota positiva di questa grande nevicata è che ha fornito lavoro, per qualche giorno, ad alcuni dei tanti disoccupati del nostro comune. Considerando, però, che fortunatamente nevicate di questa intensità non si verificano troppo spesso, una voce unanime si eleva e chiede a chi ha i mezzi per farlo e chi ricopre determinati incarichi, di unire le forze e le idee, per far si che Guardiagrele non perda i giovani, colonna portante per un futuro non da spettatori, ma da protagonisti.
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