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Giuseppe Desiderioscioli, meglio conosciuto come "Peppino il comandante", va in pensione

In servizio da 39 anni, 1 mese e 15 giorni. Non un semplice pensionamento ma la fine di un'epoca

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Parole di profonda stima e ringraziamento quelle rivolte dall’intero Consiglio Comunale, riunitosi ieri pomeriggio alle 18, per affrontare l’unico ordine del giorno, e cioè il saluto per il pensionamento del comandante dei vigili urbani, Giuseppe Desiderioscioli, meglio conosciuto come “Peppino lu cape guardie”. Presenti, oltre alla maggioranza e all’opposizione, alcuni dei sindaci delle precedenti legislature, che hanno ricordato l’operato di Peppino. Nel saluto di apertura del sindaco Sandro Salvi, e nelle parole di Mario Palmerio che le ha pronunciate a nome degli altri ex sindaci presenti, emergono alcuni tratti comuni: il rapporto di stima e di fiducia che ha legato, negli anni, i vertici dell’amministrazione con l’ormai ex comandante dei vigili urbani; la piena disponibilità dimostrata, l’attaccamento e il rispetto per la divisa che ha indossato; il senso del servizio che ha dimostrato; l’ironia, ma allo stesso tempo l’autorevolezza dimostrata in ogni circostanza, che ha contraddistinto l’operato di Peppino. Secondo l’ex sindaco, Mario Palmerio, che per l’occasione ha scritto un sonetto, i 40 anni di servizio prestati da Giuseppe, che determinano la sua storia personale, sono intrecciati con la storia del nostro Paese. La fine di un’epoca, un pezzo di storia che viene perso dalla nostra comunità, ma che considerando l’elasticità dimostrata nell’adeguare la propria condotta alle diverse situazioni, può essere sapientemente utilizzato, dall’attuale amministrazione, in qualche altro modo. In una società dove hai un’identità più per il ruolo che ricopri, per la funzione che eserciti e non per il valore della persona in sé, Peppino ha rappresentato e rappresenta un valore: un esempio di dedizione al lavoro e di stile, di ascolto e di vicinanza ai bisogni della collettività con la sua carica affettiva e umana. La sua filosofia d’intervento improntata sul concetto di solidarietà. L’ex assessore Simone Dal pozzo ha ricordato due episodi che raccontano da soli la natura di Peppino: il 6 aprile 2009, quando alle 4 del mattino, dopo la violenta scossa di terremoto che ha duramente colpito L'Aquila, lui era già in giro, in divisa, a controllare se ci fosse stato qualche grave danno al nostro Paese; ed il 25 dicembre 2009, quando dopo un vento molto forte, alle sette del mattino, era in giro per fare una prima ricognizione dei danni. Come, invece, ha sottolineato il consigliere Orlando Console, la storia di un paese è fatta di usi e tradizioni, ma anche e soprattutto di personaggi, e Peppino è sicuramente uno di questi, che con la sua cordialità e autorevolezza dimostrate nella missione, lascia un segno nella storia di Guardiagrele. Visibilmente commosso dalle dimostrazioni di affetto, stima e gratitudine, dimostrati, a lui come ex comandante e a lui come persona, Giuseppe ha voluto ringraziare uno per uno gli attuali amministratori, come i precedenti; i vigili in servizio, quelli in pensione e quelli che non ci sono più. I dipendenti del comune, quelli della Scuola dell’Infanzia e delle varie associazioni. Un grazie particolare è andato ad alcune persone fondamentali del suo percorso lavorativo e, ovviamente, alla sua famiglia. Ha, inoltre, voluto donare una targa alla città di Guardiagrele, in ricordo di un lavoro svolto con la gente e per la gente. Il ruolo di Giuseppe Desiderioscioli, verrà ora ricoperto da Lorenzo Di Pompo, già responsabile del settore vigilanza, presso il comune di Orsogna.
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