La Rotopack, leader per diversi anni nella produzione di imballaggi flessibili in bobina per il confezionamento, la conservazione e la protezione di prodotti di vario genere, chiude i battenti. Il gruppo, nato nel 1989 e operante nel settore del packaging flessibile, è arrivato al termine della sua corsa, dopo i numerosi problemi incontrati nei rapporti con le banche.
Non si è trattata dunque della classica crisi di mercato, dovuta alla congiuntura negativa in cui versa l’economia nazionale, internazionale e mondiale, ma di una crisi finanziaria. I 40 dipendenti, che tornano a casa, attendono ancora le mensilità da ottobre a dicembre, tredicesima compresa.
Dopo due mesi di rivendicazioni sindacali, per avere quegli stipendi che il marchio del gruppo alimentare Alimonti non ha ancora versato ai dipendenti, si è arrivati all’accordo per la cassa integrazione ordinaria a zero ore. Sono arrivate così le firme dei vertici aziendali e del sindacato Slc- Cgil, a cui è iscritto circa l’80% dei lavoratori.
Come spiega il segretario provinciale del sindacato, Carmine Torricella, “è accaduto proprio quello che l’azienda ci aveva prospettato negli incontri che hanno scandito gli scioperi delle ultime settimane, ovvero il progetto di cedere la Rotopack in locazione o in alternativa la proprietà. Proprio perché la crisi è di natura finanziaria, visti i crescenti problemi con le banche, è sperabile che un cambio di titolarità o di gestione possa dare una svolta, anche se ad oggi non ci interessano i dettagli sui percorsi che l’azienda intende seguire, quanto, piuttosto, le ripercussioni sulla conservazione dei posti di lavoro, per le trattative che l’azienda ha già in corso”.
Un barlume di speranza esiste ancora, dunque, visto anche il flusso continuo di ordini e commesse da parte del ventaglio clienti di caratura nazionale e non, a conferma della notorietà del marchio, che risulta ben piazzato sul mercato, grazie agli sforzi compiuti e agli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo e alle scelte strategiche effettuate.
Ricordiamo che le principali divisioni in cui si articola la produzione sono gli imballaggi in alluminio per il confezionamento alimentare, ma anche ad applicazioni speciali legate a settori specifici (cablaggio e isolamento); etichette in materiale plastico per bottiglie, con particolari caratteristiche di adattabilità, impermeabilità e resistenza meccanica; imballaggi flessibili in Film.

