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Accolte decine di ricorsi contro gli autovelox del Comune di San Martino sulla Marrucina

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I giudici di pace di Chieti e il tribunale danno ragione ai cittadini e annullano i verbali delle infrazioni contestate sulla SS 81

Si torna a parlare delle multe per eccesso di velocità perpetuate dai vigili del Comune di San Martino sulla Marrucina tramite autovelox posto sulla Strada Statale 81, proprio all’imbocco della superstrada che da Guardiagrele porta a Chieti.

Sono tantissimi i ricorsi che durante i mesi scorsi sono arrivati ai Giudici di Pace Di Renzo e Settevendemmie.

E questi ultimi hanno dato ragione agli automobilisti, in quanto le suddette infrazioni dovevano essere contestate immediatamente e non in via differita.

Il Comune di San Martino perde anche i ricorsi in appello e viene condannato dal Giudice del Tribunale di Chieti Bellisarii a pagare le spese di giudizio per un ammontare pari a 500 euro per ogni multa annullata in appello.

In sintesi, quello che i Giudici di Pace hanno rilevato e che ha portato ad annullare i verbali, è che l’avvenuta violazione del limite di velocità in quel tratto di strada deve essere contestata immediatamente.

Ciò significa che i vigili avrebbero dovuto fermare le auto e contestare l’infrazione subito dopo che l’autovelox aveva scattato la foto e non tramite verbale inviato a casa in un tempo successivo.

A stabilire ciò è la legge. Infatti, la Strada Statale 81 Piceno-Aprutina è una strada classificata di tipo “C - Extraurbana secondaria” (secondo la classificazione derivante dall’art. 4 del D.L. 20 giugno 2002, n. 121, convertito in L. 1° agosto 2002, n. 168) in cui la contestazione differita è consentita solo su tratti specificatamente individuati dal Prefetto (e quel tratto non lo è).

La contestazione differita è consentita, nei tratti rientranti nel decreto prefettizio, solo qualora la classificazione assunta sia di tipo “D” (strade urbane di scorrimento), altrimenti è sempre necessaria la contestazione immediata.

Solo sulle strade di tipo “A” (autostrade) e “B” (strade extraurbane principali) è sempre possibile la contestazione differita.

Nelle motivazioni dei ricorsi ci sono anche le testimonianze degli automobilisti riguardo la segnaletica posta in maniera non ben visibile a segnalare la presenza dell’autovelox.

È anche bene rammentare che nel tratto di strada in cui sono state rilevate le infrazioni, il limite di velocità estremamente basso di 50 Km/h era stato apposto dall’Anas a causa delle pessime condizioni dell’asfalto.

In realtà la SS 81 è una strada a scorrimento veloce in cui vige un limite massimo di velocità di 90 Km/h e di 70 Km/h in corrispondenza degli svincoli.

L’apposizione del limite, in alcuni tratti, di 50 Km/h era quindi derivata solo dal pessimo stato dell’asfalto e proprio a seguito di ciò, dal 2012, il comune di San Martino sulla Marrucina ha istituito sul tratto in questione il servizio di controllo elettronico della velocità con una vessazione eccessiva nei confronti dei cittadini.

Ora che in quel tratto il manto stradale è stato completamente rifatto a nuovo, non vi è quindi più alcun motivo per tenere il limite di velocità a 50/h e si auspicherebbe un ripristino dei limiti normali.

In ultimo, è importante ricordare che il vero scopo dei controlli elettronici della velocità è quello di tutelare gli automobilisti con finalità preventiva.

Per far sì che ciò avvenga è fondamentale l’adozione di corrette e trasparenti modalità operative, ciò anche al fine di evitare ricadute negative di immagine su tutte le Forze di Polizia, le quali hanno precipuamente il compito di svolgere attività di sicurezza stradale e garanzia di incolumità degli utenti della strada e, solo secondariamente, una funzione repressiva con introito di proventi.  

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