In corrispondenza con l'ottava edizione del Salone del Gusto, aperto dal 21 al 25 Ottobre a Torino, passiamo in rassegna alcune specialità culinarie tipiche della nostra terra. I nostri prodotti nascono da un binomio semplice ma imprescindibile: tradizione e qualità. La tradizione scaturisce dal rispetto delle antiche lavorazioni che, nonostante gli anni, si perpetrano inalterate, la qualità dell'accurata selezione della materia prima. Pochi e semplici accorgimenti danno vita a straordinarie delizie per il palato. È nel rispetto di questi due termini e in virtù di un secolare segreto che Guardiagrele continua ad offrire le sue perle di bontà. La vetta del gusto è senza dubbio riservata all'irresistibile tentazione del dolce guardiese per eccellenza: “Le Sise delle Monache” o “I Tre Monti”. Leggendaria la provenienza dei due nomi: il primo maliziosamente riconducibile all'invenzione delle Clarisse che diedero appositamente forma di seni a questi tre bignè accostati e decorati con una punta all'insù, mentre il secondo associabile al ricordo delle tre vette della Majella che veglia su Guardiagrele.
Nascono dall'unione di semplici ingredienti come uova fresche, zucchero e farina per il Pan di Spagna che, tagliato orizzontalmente a metà, viene gentilmente farcito con crema pasticcera, a base di latte fresco, farina, zucchero, uova e limone. L'alternanza tra la consistenza soffice dell'esterno e la densità profumata del ripieno accende i sensi generando sensazioni sublimi. Nate dall'abilità creativa di Giuseppe Palmerio nel 1884, “Le sise delle Monache” continuano ad essere una dei simboli del nostro Paese. A Guardigrele il cibo costituisce sicuramente un grandissimo richiamo per il turismo. Tra i dolci ricordiamo anche il Biscotto della Salute, i Sospiri, gli Strozzacavalli, i Tarallucci, i Taralli cicerchiati, i Fiadoncini mentre tra i salati le salsicce artigianali di carne o fegato (arricchite di solo sale e pepe o di aglio e piccante), quelle preparate con gli stomaci e i ritagli del maiale, le braciole di cavallo o di asino (polpette condite con sale, pepe, peperoncino, aglio e prezzemolo), le caciotte fresche o incerate di mucca e le mozzarelle. Tra i prodotti di nicchia troviamo il miele, l'olio extravergine d'oliva e il farro di Caprafico. Una nota di merito va al Montepulciano della cantina Santoleri, naturalmente guardiese, ottimo accompagnamento per i piatti della tradizione. Per degustare i vari prodotti, ogni anno nel mese di agosto Guardiagrele propone la “Rassegna della cucina tipica guardiese”. In questa occasione il ristorante Santa Chiara riporta alla luce i sapori e gli odori “di una volta” che sembrano vincere ancora la sfida con le creazioni moderne.

