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Un’analisi sui dati relativi allo smaltimento dei rifiuti

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Forse non tutti sappiamo che la raccolta differenziata è, ormai dal 1997, una pratica obbligatoria e non facoltativa, come molti, invece, possono pensare. Con il decreto legislativo n°22 del 15 febbraio 1997, lo Stato Italiano ha recepito nell’ordinamento interno le direttive dell’Unione Europea in materia di rifiuti, rifiuti pericolosi, imballaggi e rifiuti di imballaggio. Ma parlare di raccolta differenziata, significa parlare di una realtà di ormai 36 anni. Sin dal 1975, con una direttiva CEE, si invitava alla raccolta differenziata tutto il territorio della Comunità Economica Europea; in particolare l'articolo 3 imponeva di promuovere la riduzione dei rifiuti, il recupero e il riuso, mentre nell’articolo 7 si parlava di "razionalizzazione" della raccolta, della cernita e del trattamento. Inoltre, secondo la nuova normativa, entro il 2012 ogni Comune italiano è obbligato a raccogliere in maniera differenziata il 65% dei rifiuti. Le amministrazioni da sole, però, non possono farcela. È necessaria la collaborazione di tutti. Partecipazione che, a Guardiagrele, è piuttosto debole. Analizzando i dati relativi allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Comune di Guardiagrele per l’anno 2010, si deduce che per il nostro Comune sarà impossibile raggiungere il famigerato 65% entro il prossimo anno. Nel 2010, infatti, sono andati in discarica il 61,6% dei rifiuti, mentre solo il 38,4% dei rifiuti è stato differenziato. La cosa più sconcertante, però, analizzando i dati dal 2003 al 2010, è che le cifre sono altalenanti. Si è riusciti ad arrivare a circa il 45% di raccolta differenziata, per poi tornare a cifre molto più basse, come quella dello scorso anno. E qui la domanda: come si può retrocedere così? All’inizio fare la raccolta differenziata può anche essere difficile: simboli da ricordare, contenitori e sacchetti da non confondere, ma dopo aver imparato, dovrebbe essere facile continuare. E che sia facile raggiungere degli ottimi risultati lo dimostrano anche i dati raccolti da Legambiente. Secondo Legambiente, i nostri vicini più virtuosi sono Crecchio, San Giovanni Teatino, Giuliano Teatino, Fara San Martino, Torrevecchia Teatina, Ortona, comuni che oltrepassano tutti il 50% di raccolta differenziata. La cronaca, ma anche il buon senso dovrebbero spingere a riciclare. Tutti si è coscienti di quanto stia diventando difficile reperire aree per le discariche di tipo tradizionale, ma allo stesso tempo credo che molti sappiano quanto il riciclaggio di rifiuti consenta importanti risparmi di energia e di materie prime. Ad esempio, la produzione di una tonnellata di carta riciclata richiede circa 400.000 litri d'acqua e 5000 kWh in meno di una stessa quantità di carta nuova, con un risparmio di circa 15 alberi. L’amministrazione comunale afferma: “Noi vogliamo che la nostra città sia pulita, non vivere nell'immondizia per tanto ci teniamo ad una giusta educazione ambientale”. Ma l’educazione ambientale non si insegna a suon di multe, e se molte persone hanno ancora bisogno di essere scoraggiate in questo modo per non abbandonare sacchetti di immondizia per strada, allora forse è necessario chiedersi quanto sia stata efficace la comunicazione fatta finora. Visualizza la planimetria dei punti di raccolta
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