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La Regione Abruzzo è stata privata della potestà legislativa in materia sanitaria.

Necessario un atteggiamento univoco da parte di tutti i rappresentanti istituzionali ai vari livelli.

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I Sindaci dei Comuni di Lanciano e Vasto, e i rappresentanti dell’opposizione dei Comuni di Atessa, Chieti, Guardiagrele e Ortona, riunitisi nella sala della Giunta del Palazzo Municipale di Lanciano, alla presenza del Segretario Pronviciale del PD Chieti Camillo di Giuseppe, affrontano la problematica derivante dalle norme relative alla sanità, in particolare abruzzese, inserite nella manovra correttiva dei conti pubblici all’esame del Consiglio dei Ministri in data odierna. Il Segretario Provinciale Di Giuseppe ritiene che, di fronte all’impostazione del Governo il quale, di fatto, espropria la Regione Abruzzo della potestà legislativa in materia sanitaria, con palese violazione dell’art. 120 della Costituzione che contempla i presupposti di leale collaborazione sussidarietà, sia necessario definire un atteggiamento univoco da parte di tutti i rappresentanti istituzionali ai vari livelli. La capogruppo Di Crescenzo, che ha vissuto direttamente tutto l’iter critico nei confronti del programma operativo 2010, e che nel corso dell’anno ha organizzato manifestazioni pubbliche per coinvolgere la cittadina guardiese e i soggetti politici ed istituzionali interessati, ribadisce che una lettura localistica della reazione ai provvedimenti governativi nasconderebbe la sostanza stessa di un problema che, più generalmente, investe la tutela del diritto alla salute. Nota altresì che, pur di fronte a successi ottenuti davanti al Tribunale Amministrativo, sia mancata quella spinta unitaria che oggi si impone. Al fine di rilanciare un’azione politico-istituzionale unica, il Partito Democratico Provinciale costituisce un tavolo permanente di confronto sui temi della sanità per riportare al centro della discussione tra le parti la tutela della salute dei cittadini dell’intera provincia di Chieti, fortemente compromessa dall’azione del governo regionale e nazionale che hanno determinato un grave depauperamento del servizio sanitario territoriale e lo smantellamento della rete di emergenza-urgenza, vitale soprattutto per le zone interne. L’unità di intenti degli amministratori sarà ulteriormente coadiuvata da un coordinamento delle azioni giuridiche di difesa del sistema sanitario pubblico, in modo da ottenere la maggiore efficace possibile delle iniziative intraprese al riguardo. Tale coordinamento sarà affidato all’avv. Simone Dal Pozzo per ragioni di continuità.
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