Sarebbero dovuti scendere in Piazza Santa Maria Maggiore ieri sera alle 19 i cinque consiglieri comunali di opposizione per spiegare alla cittadinanza il nuovo capitolo della vicenda infinita riguardante l’ospedale SS. Immacolata di Guardiagrele, ma un forte temporale e temperature poco estive hanno fatto saltare l’incontro, che forse verrà riproposto sabato prossimo.
Grazie all’impegno profuso in questa battaglia, ancora una volta, Gianna Di Crescenzo, Carla Altorio, Simone Dal Pozzo, Angelo Orlando e Gianluca Primavera, sono riusciti a scovare tra le pagine della nuova manovra finanziaria, alcune righe che riguardano l’Abruzzo e la riorganizzazione sanitaria. L’obiettivo è quello di portare a termine il piano operativo 2010 che prevedeva la chiusura di cinque piccoli ospedali tra cui quello di Guardiagrele. Rischio che dopo l’approvazione del Decreto da parte del Consiglio dei Ministri è molto elevato. Il Decreto consente al Commissario Chiodi di superare le bocciature del Tar delle scorse settimane.
Maggioranza e opposizione hanno scritto e chiesto al Presidente della Repubblica di non firmare il Decreto.
Dal Pozzo annuncia quelle che saranno le prossime mosse a livello legale: “chiederemo che questo atto del Governo venga dichiarato incostituzionale".
A livello politico il gruppo di minoranza chiede ai parlamentari abruzzesi di non votare la manovra finanziaria quando a fine luglio arriverà in Parlamento per la conversione in Legge.

