Aleggiava nell'aria la notizia dell'imminente arrivo presso l'Ospedale SS.Immacolata di Guardiagrele, di cinque pazienti psichiatrici costretti a lasciare la casa di riabilitazione di Ripa Teatina di cui erano ospiti, e che aveva portato i cinque consiglieri di minoranza a presentare, qualche giorno fa, una diffida alla Asl, alla Regione e al Prefetto di Chieti. Ma a nulla è servito.
Sono arrivati nella giornata di ieri e sembra debbano arrivarne, oggi, altri tre.
La casa di cura di Ripa è stata chiusa dall’amministrazione comunale a seguito della revoca della convenzione con il sistema sanitario.
La diffida urgente metteva in evidenza che il Tar e il Consiglio di Stato, con diverse sentenze, hanno stabilito che l’ospedale di Guardiagrele, in base al piano regionale ancora vigente, è un ospedale per pazienti acuti e non una struttura riabilitativa.
Potrebbe sembrare una sottigliezza burocratica, ma nella pratica è una differenza sostanziale su cui si gioca la partita più delicata: il futuro del nostro ospedale.