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Un furto con diverse anomalie

Proseguono le indagini a tappeto dirette da Lorenzo Di Pompo, comandante della Polizia Municipale

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Contanti per 2500 euro, 800 euro in diritti prestampati, monete rare come i 25 Simec d’argento e riproduzioni del Bolognino: questa la refurtiva portata via dai ladri nella notte tra Giovedì e Venerdì scorso. Non è tanto il valore economico della refurtiva ad aver avuto conseguenze e ripercussioni sugli amministratori, sul personale e sugli stessi cittadini, quanto il valore emotivo del gesto, che ha colpito il municipio concepito come la casa di tutti. Un furto che presenta diverse anomalie o comunque coincidenze strane: si poteva agire di Venerdì, con molta più tranquillità visto che il Comune sarebbe rimasto chiuso nei tre giorni successivi. I ladri, inoltre, come dichiarato dal vice-sindaco Pierluigi Dell'Arciprete, "hanno scelto la strada più complicata per entrare, passando dal retro per poi passare negli ex locali della forestale ed arrivare nel chiostro, quando invece il cancello su Piazza San Francesco era aperto; il colpo sicuro nell’ufficio economato dove hanno spostato soltanto il quadro che nascondeva la cassaforte". E’ proprio per questi motivi che continuano le indagini a tappeto portate avanti da Lorenzo Di Pompo, comandante della Polizia municipale, attivato dalla denuncia del Sindaco Salvi, già Venerdì mattina. Si stanno ascoltando tutte le persone che in qualche modo possano fornire informazioni utili a ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabile che con tenaglie e piede di porco si sono introdotti nell’edificio. Intanto Gianna Di Crescenzo, la capogruppo dell’opposizione, sottolinea come la maggioranza sia molto attiva sul tema della sicurezza, battendosi per l’uso delle telecamere di sorveglianza, del telelaser contro l’alta velocità e poi non riesce a sorvegliare il palazzo comunale installando i più elementari sistemi di protezione.
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