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Addio a Wouter Weyland, un Giro silenzioso

«Chi si ferma non sa dove andare»

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I corridori hanno deciso di percorrere ugualmente la quarta tappa del Giro d’Italia. Una tappa senza rumore, senza tempi, da percorrere insieme: un lunghissimo corteo funebre da 261 Km, da Quarto a Livorno. Hanno voluto ricordare così, sportivamente, il compagno scomparso tragicamente lunedì. Una caduta fatale, una vita spezzata a soli 26 anni con una figlia in arrivo a settembre. La squadra del belga è sfilata per ultima con tutti i corridori abbracciati. Senza un traguardo, solo con un arrivo ed un podio per lui. Un lungo applauso del pubblico ha accompagnato tutto il percosso e l’arrivo del gruppo a Livorno. Uno sport che è fatica, uno sport che è coraggio, uno sport da applaudire.
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