«Dopo oltre quattro mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni al Piano regolatore, l’amministrazione di centrodestra brancola nel buio, incapace di prendere una decisione bloccando un percorso e un Piano che è il frutto di una elaborazione portata avanti per anni e che oggi potrebbe dare risposte concrete per lo sviluppo di questa città ».
Da ex sindaco Franco Caramanico suona la sveglia alla maggioranza del sindacoSandro Salvi sulla questione del prg, adottato nel febbraio del 2010 alla vigilia delle comunali che sancirono un mese dopo il passaggio del testimone al municipio dopo un quindicennio di centrosinistra. Caramanico difende lo strumento urbanistico elaborato dalla sua amministrazione nei primi anni del decennio e affinato nel corso del governo successivo di Mario Palmerio.
«La precedente amministrazione», spiega il consigliere regionale di Sel, «ha operato con la massima trasparenza e, consapevole che in questi casi le lamentele degli scontenti arrivano subito mentre i benefici e gli apprezzamenti arrivano a distanza di tempo, ha deciso comunque di giocare a carte scoperte presentando agli elettori il proprio progetto di sviluppo a ridosso della campagna elettorale, con onestà e grande senso di responsabilità ».
Caramanico rimarca poi che «purtroppo alcuni personaggi, con una condotta irresponsabile, hanno cercato di approfittarne per fini elettorali diffondendo notizie fuorvianti soltanto per strappare qualche voto di più».
L’ex due volte sindaco si riferisce agli allarmi circolati nelle frazione di Comino e Caporosso, interessate da piani particolareggiati annessi al nuovo prg su cui lo scorso marzo, a poche settimane dalle elezioni, si scatenò la contrapposizione tra centrosinistra uscente e centrodestra sfidante.
«Un anno fa», spiega Caramanico, «si è ripetuta esattamente la storia del piano particolareggiato del centro storico, con voci di imminenti demolizioni e sconvolgimenti urbanistici, mentre per fortuna la realtà è oggi sotto gli occhi di tutti».
Caramanico ricorda che «insieme all’allora assessore Mariella Naccarella e aAmedeo Di Pretoro (segretario del circolo del Pd) abbiamo fatto il giro delle frazioni durante la fase di pubblicazione delle osservazioni, con lo scopo di illustrare le scelte di piano e invitare i cittadini a dare il loro contributo. Ma questo stallo imposto dal centrodestra», annota, «ha fermato la complessa macchina del prg. Mi auguro un loro ripensamento, seguito magari da modifiche anche sostanziali, purché il discorso riprenda. Ci sono 250 famiglie che attendono il via libera per costruire sui loro terreni peraltro già gravati dall’Ici»

