Un libro dei sogni, il bilancio di previsione 2011 dell'Amministrazione Salvi, per stessa ed esplicita ammissione del sindaco che ha detto che "non è vietato sognare".
Peccato che questi sogni si infrangano con la spietata premessa fatta dall'assessore alle finanze che ha messo in evidenza come i tagli dallo Stato e dalla Regione siano pesantissimi: quasi 350mila euro in meno solo dal Governo e nessuno sa cosa accadrà con il federalismo municipale. Così naufraga la tanto sbandierata filiera del centrodestra (comune-provincia-regione-stato) che avrebbe dovuto portare fiumi di denaro e capitali a Guardiagrele e risolvere ogni nostro problema (compreso quello dell’ospedale)!
Al centro di questo bilancio c’è la redazione, da parte di Salvi & C., di un piano triennale delle opere pubbliche che fa una previsione di spesa di 13 milioni di euro! Un piano di lavori che però ha una logica ben precisa: “ringraziamenti” per le elezioni vinte! Una somma di cui 9,3 milioni sono illusorie previsioni di contribuzioni private (chi saranno mai questi privati benefattori/investitori?), e a quasi 2 milioni ammonta la spesa da finanziare con mutui della Cassa Depositi e Prestiti. Ma i mutui sono debiti che l'amministrazione pensa di assumere senza saperci dire né quale sarà l'entità delle rate annuali né a quante generazioni future di guardiesi toccherà pagarle. Questa è la logica irresponsabile della giunta Salvi.
Nonostante queste opere («balzelli elettorali», come amavano dire Salvi, Di Prinzio e Dell’Arciprete qualche tempo fa) di difficile se non impossibile realizzazione, il bilancio presentato dal centrodestra resta senza respiro e non fa nessuna scelta di fondo verso la svolta che Guardiagrele doveva avere e che, a distanza di un anno dall'insediamento, nessuno ha ancora visto. Anzi, l’impressione che si ha è di un paese che procede a marcia indietro.
C’è poi da aggiungere che sul piano generale (o generico?!?) di sviluppo, totalmente scollegato dalla brutalità dei numeri del bilanco, si è astenuta la componente leghista. A soli dodici mesi dalle elezioni, la maggioranza sembra tutt’altro che coesa, in una confusione di deleghe, ruoli e responsabilità .
Salvi e la sua giunta, poi dicono di voler puntare sul turismo e l'artigianato di eccellenza, ma alla mostra di agosto sono stati destinati appena 5000 euro, e pensano di poter attirare visitatori riproponendo bancarelle e mercatini. Fiore all’occhiello sarà anche il turismo montano; peccato, pero, che allo stesso tempo si consente, senza batter ciglio, il passaggio dell’elettrodotto, con un cambiamento netto del paesaggio del nostro territorio, e la costruzione di una centrale a biomasse, che getterà nell’area micropolveri e fumi. Ma i cittadini non hanno di che preoccuparsi, perché la maggioranza creerà un gruppo di studio per capire le possibilità date da termovalizzatori e torce al plasma. Per il turismo religioso siamo nelle mani del progetto “Culto e cultura” di cui ancora attendiamo di vedere i benefici e miracolosi risultati.
Sindaco e assessori poi, dicono di voler puntare sul sociale, ma gli destinano capitoli con tanti zero, dimenticando che da anni, ormai, il trend è negativo e non considerano i costi relali di mense scolastiche, servizi di trasporto e borse di studio e di lavoro.
Sapevamo anche che questÂ’Amministrazione preferiva mattoni e asfalto alla cultura, e per questo non ci siamo stupiti se, pure per questa voce, gli investimenti previsti sono pari a zero. DallÂ’Accademia dei Lincei al nulla.
Queste le scelte strategiche dell'amministrazione: finanziare ciò su cui si punta con qualche centesimo confidando su finanziamenti che non arriveranno mai e, nel frattempo, tassare in maniera indiretta i cittadini installando sulle nostre strade telecamere, laser, etilometro e autovelox.
Il nostro giudizio negativo, quindi, si è concretizzato nell’aula consiliare con un voto contrario all’approvazione del bilancio, presentato e approvato, invece, da un’amministrazione incapace di tradurre in fatti le scelte strategiche e le bugie elettorali.
Il gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune"