La federazione della provincia di Chieti del Partito Socialista Italiano stigmatizza l’atteggiamento del Presidente della regione Abruzzo Marsilio, che prima decide in completo tatticismo politico di istituire nella regione la “ zona rossa” ( consapevole anche delle gravi carenze sanitarie in cui versa la regione , per i ritardi e i mancati interventi non realizzati dopo il lock down , soprattutto in relazione al progetto di una nuova sanità territoriale e assistenza domiciliare in barba alle direttive emanate dal ministero della salute ) ed oggi non rispettando le regole che le regioni a livello nazionale hanno condiviso, ma solo per alimentare lo scontro politico con il governo nazionale decide in anticipo di colorare la nostra bella regione di arancione per fare pandan con i colori dell’autunno.
Il presidente Marsilio, solo per calcolo puramente politico ha voluto fare il primo della classe, di fatto anticipando come altri governatori un “federalismo” che non esiste almeno in questa fase , sulla carta costituzionale, con quella decisione ha ridotto il tessuto economico della regione al collasso, gli esercenti e i lavoratori coinvolti rischiano di non riprendersi più da una scelta importante in senso negativo per una economia già provata e ormai al collasso.
Una gestione della cosa pubblica non basata su dati certi e correttamente aggregati e utilizzati, ricorrendo alla improvvisazione e suggestione del momento, ha comportato e creato condizioni davvero critiche sia sul piano della salute, che su quello economico, chiediamo con forza di tornare e rilanciare sul futuro della nostra regione ma sulla base delle convergenze dettate dal bene comune e non su cluster di parte come ad esempio, in piena pandemia si decide , di stanziare 6 milioni di euro per il Napoli calcio.
La Regione Abruzzo non ha utilizzato i fondi a disposizione per la Sanità, creando così le condizioni per la chiusura in zona rossa dato che anche se i posti per la terapia intensiva sono sufficienti manca poi il personale sanitario, allo stesso tempo siamo deficitari sul piano della vaccinazione della influenza stagionale che creerà a breve ulteriore ingorgo sui ricoveri ospedalieri .
Anche il governo nazionale non è scevro da errori, questa è l’ora della responsabilità, le istituzioni devono collaborare per dare certezze , sicurezza e benessere ai cittadini che sulla loro pelle stanno vivendo un profondo disagio sociale acuito nelle diseguaglianze e dalla povertà.
Mai come in questo momento si raccolgono i frutti di scelte incoerenti in un regime di emergenza come quello della pandemia , di riforme costituzionali che hanno frantumato il sistema decisionale su materie universali quali la sanità, il lavoro, la scuola, che di fatto sono la spina dorsale e la trave portante per una economia sana ed una coesione sociale , quasi quotidianamente richiamata dal nostro presidente della repubblica .
La pandemia non è finita, il dott Marsilio si concentri sui problemi della sanità abruzzese, se funziona quella, se non va in sofferenza la rete ospedaliera, passeremo tutti le feste in maniera più serena e avremo una speranza in più per evitare una terza ondata e sperare che già dalla fine del primo semestre 2021 si possa vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.