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"I porci comodi”

Quindicesima maialata del ristorante Santa chiara

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La quindicesima maialata del ristorante Santa chiara di Guardiagrele ha avuto come tema "I porci comodi” e come vittima sacrificale il nostro Giorgio XV , porcello nostrano della zona pedemontana della Maiella; manifestazione non solo gastronomica ma culturale, ironica e ricca di spunti e spuntature  nel suo talk show condotto dall'attore Fabio di Cocco.

Gino primavera ha ricordato Peppino Ferrari , un pilastro delle precedenti maialate e custode della guardiesità.

Ha poi introdotto il tema della serata facendo una distinzione tra trasformazione e trasformismo, il primo condizione primaria per la crescita, segno di evoluzione e di cambiamento, il secondo condizione quasi genetica della classe politica italiana che con il salto della quaglia cerca poltrone e prebende di vario tipo.

C'era il senatore Razzi intervistato dal giornalista Paolo Castignani che sul tema proposto e su tanti altri aspetti della politica italiana si è profuso, con la sua simpatia crozzesca.

Secondo l'analisi fatta, è tra i pochi che si è evoluto passando dalla politica al mondo dello spettacolo, interpretando con sagacia contadina sia il trasformismo che la trasformazione, sempre conscio del suo italiano incerto.

Il poeta dialettale Giustino Guai ha interpretato con due sue poesie l'attuale porcilità diffusa, con una ode al senatore che è stato fatto bersaglio anche di domande dal pubblico.

Era presente lo chef multiforme Santino Strizzi.

Il menu  è stato curato dallo staff del ristorante con lo chef Scotti del Greco Domenico e si è ispirato alla concezione che "del maiale non si butta nulla"; particolare successo  ha riscosso il timballino alle verdure con brodo di ossa del maiale. Il maiale immolato si chiamava Giorgio XV.

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