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Il segreto sta nel non rispondere e confondere

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Ormai siamo abituati alle alzate di voce e ai modi rozzi del biassessore Di Prinzio. Infatti le scadenze elettorali si avvicinano e lui si agita e immaginiamo che i dubbi amletici lo attanaglino: in Regione mi candido o non mi candido, e con chi? La Provincia la tolgono o non la tolgono, insieme alla mia indennità (2200euro mensili, ridotti quest'anno del 30%, e che vanno moltiplicati per 5 anni) che ho percepito senza battere ciglio e senza portare un risultato che fosse uno a Guardiagrele? In Comune come faremo a recuperare un po' di consenso ed evitare un fallimento dopo l'altro? E allora il biassessore cosa fa nel disperato tentativo di recuperare terreno? Dopo decenni diventa maggioranza e proprio ora si ricorda di fare opposizione, per di più confondendo volutamente consiglieri e assessori del passato, spese e investimenti, citando in un pentolone indefinito tutto e tutti. E ci chiediamo perché, se riteneva inadeguate le spese che elenca, non si sia mai rivolto alla Corte dei Conti.

Ricordiamo agli elettori guardiesi che Di Prinzio e i suoi amici del centrodestra in campagna elettorale promisero di rinunciare alle indennità, e invece? Nessuno l'ha mollata e lui si è anche vantato di averne fatto a meno (per legge si deve scegliere tra più indennità e l'assessore ha ovviamente scelto la più remunerativa).

Ed ha ragione il biassessore quando dice che non spendono per i viaggi: loro in rappresentanza non vanno mai (vedi la reprimenda apparsa su Aelion di aprile 2013, sull'appuntamento mancato di Jesolo Lido) e se proprio devono tirano fuori i soldi per mandarci le associazioni amiche. Certo che non spendono per i libri: un metro di asfalto in alcune zone strategiche è più redditizio, in termini elettorali, di una pubblicazione che faccia conoscere Guardiagrele fuori dai confini cittadini, salvo poi presenziare ad inaugurazioni di biblioteche e riempirsi la bocca di parolone come “hub culturale” dove, pare, debba essere trasferita l'attuale biblioteca (questa conterrà gli odiatissimi libri? E magari gli stessi libri stampati in passato e che l'amm.ne regala agli ospiti o come il catalogo di Di Lauro). Però si spende e si spande alla faccia dei guardiesi: ci si è già dimenticati dello sperpero per il Palatenda? Ci si è già dimenticati della miriade di ditte private incaricate per lo sgombero della neve? Ci si è già dimenticati della parcellizzazione degli incarichi dati ai soliti progettisti? Ci si è già dimenticati degli operai comunali mandati a lavorare su strade provinciali e, contestualmente, l'incarico dato a ditte private per occuparsi di quelle comunali? Ci si è già dimenticati dei tanti favori fatti ad Orsogna, comune politicamente amico? Ci si è già dimenticati che è stato creato un nuovo settore, il V, di Polizia Municipale, dove si gettano soldi per stagionali di 10 mesi e lunghissimi curriculum ma meno ore di servizio? Ci si è già dimenticati dei continui contributi alla Proloco (la prima tranche di contributo per l'estate 2013 è di 16000€)? Ci si è già dimenticati del costoso sito internet del comune (12000€), preferito ad uno a costo zero? Ci si è dimenticati dei parenti degli assessori che lavorano per il comune? La lista è lunga e questo gruppo consiliare avrà modo e tempo di tornare sull'argomento ed informarne i cittadini.

Una riflessione sulla questione acqua: anche qui Di Prinzio accusa personaggi del passato, ma non era lui ad essere all'opposizione nel 2002, quando l'allora sindaco Caramanico si è velocemente sbarazzato di reti e servizio, recependo al volo le nuove leggi? E non ha fatto o detto nulla? E perché continua a fare incontri su acqua, sanità e forse anche su altro con chi imputa essere l'autore di sperperi e scelte sbagliate di anni addietro? Da nemici a compari in nome della sopravvivenza politica: variazioni sul già conosciuto tema Sel-Sal.

Un merito però va dato all'assessore Di Prinzio: alle domande non risponde mai e non fa rispondere gli uffici che a lui fanno riferimento. Però impiega gli uffici e il tempo che passa in Comune a fare opposizione all'opposizione e non ad amministrare: chiediamo lumi sull'acqua e parla delle spese di anni addietro. E se proprio viene incalzato sull'argomento, risponde che prima lavorava alla Sasi ma senza incarichi di rilievo ed era all'opposizione, quindi nessuna responsabilità. Poi si è messo in aspettativa dalla Sasi ed è diventato biassessore, ma ugualmente non ha responsabilità.

Ma siamo comprensivi anche nei confronti del consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà: le elezioni regionali sono all'orizzonte e non si rinuncia a nessun tentativo pur di racimolare qualche voto nel centrosinistra. E se adesso, trovandosi alle strette, si rende conto che l’autoreferenzialità e l’isolamento politico non sempre pagano, il problema è solo suo. Riguardo al fare opposizione crediamo che Caramanico non abbia niente da insegnarci: non solo Chiodi non si è accorto della sua presenza (e neanche noi a Guardiagrele), tant’è che ha governato per 5 anni in assoluta tranquillità, ma con un bel voto di astensione il consigliere nostrano, insieme ad altri, ha permesso di allungare la sua vita politica e quella del centrodestra di altri 6 mesi. 6 mesi di inattività amministrativa ma di indennità piena!

Non si può neanche dire che Guardiagrele affonda, dato che di acqua non ce n'è!

 

Guardiagrele il Bene in Comune

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