Quanto sta accadendo in India e in Nigeria pone una riflessione.
Attualmente contano solo borsa , finanza e lo spread, ma se andiamo su questioni di dignità di popolo, i suoi diritti e la sua grandezza veniamo inesorabilmente calpestati. E questo deve far capire quanto è importante avere un tasso di capacità politica rispetto alla tecnicalità che esprimono questi governanti.
La diplomazia italiana nel mondo deve potersi far rispettare, nessun partito avrebbe impedito al governo di contare sullo scenario internazionale: oggi chi sta nel mondo sa che in realtà Monti finisce domani, e quindi non è un interlocutore sicuro. La credibilità italiana è quella di un pezzo di moneta, quella della finanza.
Invece Monti e questo governo che vuole cambiare i connotati del Paese persino sull’immigrazione, che si vuole impicciare della Rai, deve capire che non è compito suo ma del Parlamento.
E’ un governo che vuole intestarsi iniziative che non sono proprie, dei tecnici insomma, e crediamo che si faccia bene ogni tanto a dire: state al posto vostro.
Crediamo nel bipolarismo perché ha consentito anche all’ultimo elettore di destra poter decidere chi fosse il suo sindaco, presidente di regione e presidente del Consiglio. E’ importante che ci sia la scelta di campo, quella che oggi purtroppo vogliono cancellare. Questa è stata una conquista degli ultimi 20 anni. Ma ci interessa molto mettere in discussione lo strapotere delle banche, il tema del signoraggio oggi è difficile farlo percepire al cittadino, ma la buona battaglia ci consentirà di farlo capire.
Insomma, i temi che riguardano lo strapotere finanziario devono tornare al centro di un governo che non deve temere la parola “sociale”.
Crediamo, infatti, che il tema grande è quello della sovranità perduta: abbiamo sfilato a Roma insieme a 20mila persone con in testa al corteo uno striscione che riportava la scritta “Sovranità monetaria”.
Noi siamo per nazionalizzare la Banca d’Italia, per indire un referendum sull’Europa, sui trattati che Monti è andato a firmare e che dettano le linee di politica economica per i prossimi anni, i sacrifici insomma. E sovranità politica, ovvero il diritto del popolo a scegliere chi governa. Ma, ad esempio, crediamo che la Lega debba fare un ragionamento al suo interno: dice di essersi schierata contro Monti a difesa dei padani, noi siamo un movimento che si schierato contro Monti a difesa degli italiani.
Infine, una battuta sul lavoro: occorre socializzare le imprese con la cogestione dei lavoratori perché quando c’è gente che vive con mille euro al mese prima di parlare di diritto di licenziare indiscriminatamente, bisogna andarci cauti.
Il Dirigente Regionale de La DESTRA Abruzzo Paolo Damiano