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Caramanico (Sel): "Dopo la sentenza su Villa Pini riapriamo l'ospedale di Guardiagrele"

"con il venir meno di Villa Pini tra le strutture accreditate e la dismissione di Guardiagrele, il territorio teatino si trovai in una situazione fortemente critica per quanto riguarda le prestazioni ospedaliere"

La Redazione
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Dopo la sentenza del Tar dell'Aquila, che ha bocciato l'accreditamento concesso dalla Regione Abruzzo alla clinica Villa Pini, Chiodi dovrebbe fare marcia indietro sulla chiusura dell'ospedale di Guardiagrele». E' quanto ha affermato il consigliere regionale Franco Caramanico che ieri mattina ha inviato una lettera al Presidente della Regione e al sub-commissario Giovanna Baraldi per sottolineare che «con il venir meno di Villa Pini tra le strutture accreditate e la dismissione di Guardiagrele, il territorio della provincia teatina viene a trovarsi in una situazione fortemente critica per quanto attiene i servizi e le prestazioni ospedaliere, i cui disagi, a cominciare dalle lunghe liste di attesa, saranno pagati a caro prezzo dai cittadini ivi residenti». «È inoltre acclarato - continua Caramanico - che i dati relativi alla mobilità passiva, che costa alle casse della nostra amministrazione più di 90 milioni di euro l'anno, sono il frutto per la maggior parte di prestazioni di bassa complessità, che potrebbero venire adeguatamente espletate dalla struttura ospedaliera di Guardiagrele, così come accadeva fino al provvedimento di chiusura. Il tutto con un notevole risparmio finanziario per le nostre malmesse economie regionali».
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