Perché è necessario garantire i gioielli d'Abruzzo con un marchio di tutela e qualità . La risposta verrà domani dal convegno "L'oreficeria abruzzese verso il marchio di qualità ", un summit di addetti ai lavori che segue la prima riunione del Comitato scientifico riunitosi a novembre per elaborare il progetto che proteggerà le opere degli orafi abruzzesi per facilitarne l'ingresso nel mercato globale con la garanzia della qualità nell'intero processo di realizzazione.
Organizzato dall'Ente Mostra dell'artigianato artistico abruzzese, il convegno si tiene a partire dalle 17 al Palatenda di largo Garibaldi nell'ambito della "Giornata dell'artigiano" in programma fin dalla mattinata con estemporanee di artigianato dei settori tradizionali, quelli che l'Ente guardiese valorizza da oltre un quarantennio con esposizioni e concorsi.
«Il marchio», spiega il presidente dell'Ente Mostra, Gianfranco Marsibilio che domani modererà gli interventi, «sarà concesso agli orafi, che saranno tenuti a rispettare i requisiti previsti nel regolamento d'uso che garantirà l'origine, la natura e la qualità dei prodotti attraverso il rispetto di un disciplinare di produzione che prevede anche controlli e sanzioni al fine di assicurare ai consumatori l'acquisto di un prodotto di qualità ».
Il marchio dei gioielli doc sarà regolamentato da una legge della Regione che verrà elaborata e proposta dall'assessorato alle Attività produttive dopo concultazioni con le organizzazioni di categoria degli artigiani e delle Camere di commercio regionali.
Al dispositivo di certificazione dell'oreficeria sarà affiancata presto un'analoga tutela della ceramica d'arte abruzzese.
I lavori del convegno al Palatenda saranno aperti con i saluti del sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi e del presidente della Fondazione Carichieti Mario Di Nisio.
Intervengono:
Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo - "L'artigianato artistico, una risorsa e un valore";
Silvio Di Lorenzo, presidente Camera di commercio di Chieti - "Nuove dinamiche per lo sviluppo";
Daniele Giangiulli, direttore Confartigianato Abruzzo - "Imprese che resistono";
Federico Anzellotti, presidente nazionale Conpait e vice presidente Assoartigiani - "La bontà dei processi";
Patrizia Costantini, dirigente istituto superiore "V. Emanuele II" di Lanciano - "Formazione di qualità ";
Pietro Rosica, presidente PMI di Confindustria teatina - "Unire il territorio con strumenti globali";
Adriana Gandolfi, storica dell'arte orafa - "Arte orafa tra tradizione e innovazione";
Davide Baroncini, direttore Tuv Sud - "Certificazione delle eccellenze".
La serata prosegue con uno spettacolo che celebra Modesto Della Porta, artigiano e poeta guardiese i cui versi rappresentano una delle più alte espressioni dell'abruzzesità .
Presentato dallo storico Mario Palmerio, curatore dell'edizione di "Ta-pù", la raccolta delle opere del Della Porta, con traduzione a fronte (Eurografica, 2009), lo spettacolo si articola nella recitazione dell'attore Fabio Di Cocco, la voce modestiana per eccellenza, intercalata da intermezzi musicali del canatutore guardiese Alfredo Scogna accompagnato da un quartetto di strumentisti.
«Dopo decenni di distorsione su registri comici», spiega Palmerio, «Modesto ha finalmente trovato nella recitazione di Fabio Di Cocco la sua essenza di persona complessa e di personalità profonda. Toni che risuonano con chiarezza dai suoi versi a condizione che il lettore e l'ascoltatore non cedano agli stereotipi che hanno ne accentuato la cifra umoristica a tutto danno della riflessione talvolta anche disperata sull'esistenza rappresentata da quel teatro dei caratteri che sfilava davanti a lui nel microcosmo guardiese dei primi decenni del secolo scorso».