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Dilemma per la "Notte dei Briganti".

Lo sdegno di Paolo Damiano e dell'Associazione "amici di Guardiagrele"

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Non sappiamo se sia l’effetto della ricorrenza nazionale o un’ingerenza «leghista», ma certo è che l’Unità è ancora lunga da venire se dopo 150 anni qualcuno pensa sempre e ancora solo a «fucilare briganti» e a mettere continuamente il bastone tra le ruote a chi con passione, disinteressatamente e con spirito di servizio si adopera per l’intera comunità. Così, pur avendo bloccato già da marzo le date di agosto per la manifestazione-rievocazione «La Notte dei Briganti» nel Centro Storico di Guardiagrele, a giugno siamo stati costretti, nostro malgrado, a cambiarle due volte per concordare, alla fine, con l’assessore al Turismo, la data del 20 agosto e abbiamo messo in moto la macchina pubblicitaria: pieghevoli, manifesti, striscioni e quant’altro ... Ora, senza essere prima interpellati e di punto in bianco, su quella stessa data è stata inserita un’altra manifestazione in concorrenza. E se è gravissima la mancanza di rispetto dimostrata nei nostri confronti, da un lato emerge evidente tutta l'illogicità di una sovrapposizione inutile e che, invece, avrebbe potuto e dovuto "riempire" più e altre serate ., dall'altra, considerato che "La Notte dei Briganti" viene finanziata dalla sola Associazione e dagli sponsor e che al Comune viene chiesto solo l'uso di piazze e strade e non un centesimo di contributo, non si capisce perché il Comune debba spendere gli euro di tutti i cittadini, quindi anche i nostri, per un'altra manifestazione da sovrapporre alla nostra già in calendario. L’Associazione si scusa con la cittadinanza, anche se deve sapere che è unicamente colpa delle scelte insensate di qualcun altro se viene privata di una di quelle manifestazioni che più richiamano gente e turisti e che, come ben sa, solo gli «Amici di Guardiagrele» sanno organizzare. Ed esprime amarezza e sdegno perché l’unicità della manifestazione e il notevole impegno servivano per richiamarvi più gente possibile visto che, l’ AssociAzione «Amici di Guardiagrele», la faceva per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione e riapertura della chiesa del Nostro Patrono San Donato, ma dopo il boicottaggio dello scorso anno e ora, davanti a questa ennesima presa per i fondelli, vuol dire che quest’anno, quantificati i danni, destineremo il restante in cassa per i lavori alla chiesa, e poi, da buoni «briganti», ce ne ritorneremo in montagna dove la serietà può spaziare.
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