"E' ora di finirla con la favola dell'insegna luminosa e attraente da issare su un ospedale che però, dentro, rischia di essere riempito con il nulla. La vittoria al Tar dell'Aquila nella sfida sul Santissima Immacolata non significa che dobbiamo coltivare fanaticamente l'utopia di un ospedale basato a tutti i costi solo sui reparti, un modello di sanità che non corrisponde all'ideale, almeno per un contesto territoriale come quello guardiese e pedemontano.
Sbaglia qualcuno del centrosinistra, soprattutto chi insiste sulla polemica sterile e stucchevole contro di noi, a rivendicare ideologicamente un polo ospedaliero teorico, che non tiene conto dello stesso Piano sanitario regionale del 2008, varato dall'allora maggioranza di centrosinistra in Regione, che prevedeva appunto anche l'ospedale di comunità e la Rsa, cioè quelle strutture di servizio che noi siamo stati accusati di voler promuovere a tutti i costi ai danni dell'ospedale vero e proprio.
La sinistra evidenzia su questo punto, almeno in alcuni suoi elementi, la volontà di una crociata politica in cui l'ospedale e la sanità sono soltanto un pretesto, mentre la posta in palio è la demolizione dell'immagine della nostra amministrazione.
Noi ci siamo opposti anche a Chiodi, esponente della nostra parte politica, al solo fine di far valere il diritto alla sanità del nostro comprensorio. Se la minoranza avesse agito con lo stesso spirito, oggi potremmo pensare a una collaborazione concreta sulla sanità locale".