La sociologia lo definirebbe una persona sui generis, intendo con questo termine una persona che si distingue dalla media per via delle sue caratteristiche particolari: indossa una maschera con sopra disegnata una fenice che simboleggia la rinascita dell’artista; ascolta musica estrema; scrive testi talmente violenti che FABRI FIBRA in confronto sembrerebbe un agnellino indifeso; è talmente arrabbiato che i suoi fan più accaniti quando lo guardano temono una reazione spropositata. Questa è, in poche righe, la descrizione che il rapper DAVID MADNIGHT fa di sé. Quando si parla di Davide, il rapper, e’ difficile distinguere quale sia la realtà e quali le voci senza controllo che circolano: da molti viene considerato un degenerato, mentre da quelli che amano e seguono la sua musica, rappresenta un personaggio di rottura talmente geniale da far cadere nella sua malefica trappola critici e giornalisti. Di certo in questo momento se ne parla, e non poco, per l’uscita del suo lavoro discografico, “CICATRICI MIXTAPE”, che presto uscirà per tutti gli amanti del genere metropolitano. Un lavoro tanto atteso e tanto sudato, ma che viene fuori dalla passione per questo genere di musica, tanto amato dai ragazzini di oggi. I suoi seguaci più fedeli lo considerano il portavoce di una generazione allo sbando, si identificano nelle sue canzoni e supportano su facebook il gruppo denominato “LA DINASTIA”, amministrato oltre che dall’artista stesso, anche da Antea Iocco e dal noto rapper romano, Metal Carter. Passerà questo ciclone di parole e musica? Finirà il giro di notizie inventate sul suo conto? Difficile stabilirlo. Una cosa però è certa: DAVID MADNIGHT è sulla scena e vuole rimanerci.