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Unità D'Italia all'insegna delle polemiche

L'opposizione accusa: persa un'occasione storica

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Da Sabato i tricolori simbolo dell'Unità D'Italia sventolano per iniziativa del Comune sulle vie del Centro, ma le polemiche legate alle celebrazioni per i 150 anni della nostra nazione, continuano a spaccare le correnti che animano la vita politica guardiese. L'opposizione infatti critica aspramente l'Amministrazione Comunale, rea a suo dire di aver "snobbato" le celebrazioni per l'Unità D'Italia, visto che "le cerimonie del pomeriggio del 17 marzo sono state previste solo qualche giorno fa; se si considera che non c’è ancora un manifesto e non c’è ancora un segno di festa neanche al palazzo del Municipio; se si ha il forte dubbio che associazioni e scuole neanche siano state avvisate". In più il gruppo all'opposizione accusa la giunta di Sandro Salvi di aver organizzato cerimonie in orario scomodo (le 15,30), organizzate in solitudine, senza nemmeno convocare un consiglio comunale straordinario, come un evento del genere avrebbe meritato. Il centro sinistra proprio non ci sta, "solo dopo l'intervento del nostro gruppo consiliare" si legge in una nota, "il programma è stato arricchito delle celebrazioni pomeridiane del 17". E si è dunque perduta l'ennesima occasione per rinsaldare l'unione dei cittadini all'interno di un simbolo comune. "Poteva essere un momento di condivisione" si legge ancora nella nota che accusa il Comune, anche per aver "scelto l'autoreferenzialità" e aver negato il confronto. L'opposizione segnala anche che "in Largo Garibaldi esiste, apposta sulla torre longobarda, una lapide in memoria di Giuseppe Garibaldi, che avrebbe meritato e meriterebbe di essere valorizzata proprio in questa solenne circostanza. Conclude poi rimproverando alla maggioranza di centrodestra di aver richiesto "soltanto alcuni giorni fa l'uso del logo per il 150°. Sarebbe stato bene poterne disporre già da tempo".
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