Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

«IL PRIMO RAGGIO DI SOLE CHE PORTA LA PRIMAVERA»

Aspettando l’equinozio del 21 marzo

Condividi su:
«L’uomo è come un albero ed in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo rigore», diceva Vasco Pratolini. Un accenno di sole, la voglia di scendere in strada, di respirare e liberarsi dell’inverno sciogliendo ogni fiocco di neve. Lasciarsi alle spalle il lungo inverno, il freddo e il gelo. Il buio e la noia. Assaporare la nuova stagione, nuova anche per l’animo. Il ciclo naturale ci prende per mano e fa girare intorno al sole. Le nostre giornate si allungano. «Cade la foglia in inverno e il ramo rimane solo ad aspettare il primo raggio di sole che porta la primavera, così la foglia rinasce più verde, più bella e più forte», la metafora del ramo secco applicabile anche alla nostra anima che nient’altro fa che aspettare, seguendo il ciclo delle stagioni. Anche davanti al dolore, alla sofferenza, può bastare un raggio di sole, l’entrare semplicemente in un’altra stagione, per rinascere ancora più verdi e più belli. Qualsiasi cosa ti riservi la vita, non sarà mai il tuo ultimo giorno di sole in questo eterno movimento. In questo alternarsi di sorrisi e pianti, di azzurro e tempesta. Basta un raggio di sole per rinnovarsi, per sentirsi nuovi. Gente nelle piazze, nei caffè. Gente nei negozi. Gente piena di vita. Sorrisi di bambini dal profumo di un prato fiorito. Bambini sulle loro biciclette a pedalare verso un sogno; con i loro palloni da recuperare su un balcone. La Villa Comunale è tornata un giardino di colori. Il Corso la strada per le nostre passeggiate. I negozianti tornano a salutare clienti abitudinari e turisti. Verso Valle, come lumache dopo la pioggia, si torna a correre, a camminare. «Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura; ha le labbra di carne, i capelli di grano. Che paura, che voglia che ti prenda per mano; che paura, che voglia che ti porti lontano». Un fine settimana segnato dal sole, almeno per un po’, con un rialzo delle temperature che toccheranno anche i 15 gradi. Venti sostenuti di Scirocco, tepore sulla pelle. Forse una rondine non basta a far primavera: è un assaggio che, tuttavia durerà poco. Via via aumenteranno le nubi, già in giornata, provocando locali coperture del cielo senza fenomeni. Per la prossima settimana potremmo aspettarci piogge su tutta Italia. Il calendario è vicino alla data che aspettiamo, al fatidico equinozio del 21 marzo, manca davvero poco per rifiorire, per tornare ad essere rami di pesco. Guardiagrele, come Tipasia, aspetta tempi migliori come quelli cantati da Albert Camus nei suoi versi: «In primavera, Tipasa abitata dagli dei e gli dei parlano nel sole e nell’odore degli assenzi, nel mare corazzato d’argento, nel cielo d’un blu crudo, fra le rovine coperte di fiori e nelle grosse bolle di luce, fra i mucchi di pietre. In certe ore la campagna è nera di sole».
Condividi su:

Seguici su Facebook