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CONTINUA LA VICENDA DELL'OSPEDALE

Caramanico invita febbo ad un confronto pubblico

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E' stato constatato che sulla questione del debito sanitario il coordinatore provinciale del Pdl, Mauro Febbo, rilascia dichiarazioni che sanciscono la sua totale ignoranza dei documenti e, quel che è peggio, denunciano il tentativo di prendere in giro gli abruzzesi sui veri motivi che hanno determinato la decisione da parte del centro destra di chiudere gli ospedali periferici. Il consigliere regionale del Pd, Franco Caramanico, interviene sulle affermazioni rilasciate questa mattina nel corso di una conferenza stampa dall’assessore Mauro Febbo e dal senatore Fabrizio Di Stefano. Febbo sostiene che il debito sanitario che la Regione Abruzzo ha sulle spalle è il frutto della cattiva gestione del centro sinistra. Dovrebbe sapere che, al contrario, il centro sinistra nel 2005 ha ereditato dalla giunta di centro destra governata da Giovanni Pace un disavanzo pari a 1 miliardo e 760 milioni di euro. E proprio grazie agli sforzi della giunta Del Turco, il debito è andato assottigliandosi, come del resto si legge nel Documento di Programmazione Economica e finanziaria 2010-2012 presentato dal Governatore Chiodi, il quale, proprio grazie all’azione di risanamento portata avanti dal centro sinistra, ha potuto evitare l’aumento delle tasse per i cittadini abruzzesi. Il consigliere regionale sottolinea poi che la decisione di chiudere i piccoli ospedali, compreso quello di Casoli, non incide sulla spesa sanitaria il cui aumento è determinato dalla spesa farmaceutica, dall’aumento dei beni e servizi, dalle spese relative al personale e dal rapporto con le cliniche private. A Febbo, Caramanico rimprovera di non aver difeso, nella sua qualità di assessore regionale, il territorio della Provincia di Chieti, penalizzato rispetto al Teramano. Il consigliere del Pd invita infine Febbo ad un confronto pubblico per chiarire, dati alla mano, ai cittadini chi dice il vero e chi si trincera dietro le falsità.
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