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Una Piazza dedicata alla figura di "Don Giacinto" Auriti

il noto giurista e accademico è stato l'ideologo del SIMEC

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La decisione è dell'amministrazione Salvi, che vuole continuare la politica che da anni tende a recuperare e mettere in evidenza la figura e l'opera di guardiesi che in epoche diverse si sono distinte nei più svariati campi delle attività umane. Il noto giurista scomparso nel 2006, nelle parole dell'amministrazione comunale "ha riscoperto il valore della comunità di uomini attraverso la moneta, il SIMEC, segno distintivo e simbolo di ricchezza". Già a Gennaio questa giunta aveva provveduto ad istituire nella biblioteca "Teodoro Rosica", un archivio storico "Giacinto Auriti" dove verrà collocata la sua opera omnia. La Piazza da intitolare a "Don Giacinto" è quella antistante la Chiesa di S. Maria Maggiore con accesso da via Tripio, che attualmente porta la denominazione di "Largo Botteghe". Chi era "Don Giacinto Auriti" Il professore nasce a Guardiagrele il 10 Ottobre 1923. Laureatosi in giurisprudenza a Roma, presso "La Sapienza" comincia una lunga carriera accademica come assistente alla cattedra di Diritto della Navigazione della quale successivamente diventerà professore ordinario. E' tra i fondatori dell'Università "Gabriele D'Annunzio", soprattutto curerà la nascita dellà Facoltà di Giurisprudenza di Teramo, della quale sarà Presidente e Pro - Rettore. In questa Facoltà ricopre le cariche di Diritto della Navigazione, Teoria Generale del Diritto e Filosofia del Diritto; sarà anche reggente della cattedra di Diritto Internazionale. La grande attività accademica e le svariate pubblicazioni degli anni '50, '60 e '70 gli valgono la partecipazione ad alcune commissioni internazionali tra cui quella per la compilazione della parte commerciale del Codice Civile greco. La teoria del Simec A Teramo Giacinto Auriti getta le basi della teoria del "valore indotto della moneta" e della "proprietà popolare della moneta". Convinto assertore del superamento della teoria monetaria classica, conduce una serie di iniziative come segretario generale del Sindacato Antiusura (SAUS). In questa veste si fa promotore di due disegni legge in Senato per l'affermazione della proprietà popolare della moneta, nel 1995 e nel 2001. Il 2000 è l'anno nel quale le sue teorie sulla moneta conoscono la ribalta internazionale, per l'esperimento del SIMEC, la famosa moneta popolare, entrata in circolazione a Guardiagrele in quell'estate. L'esperimento non avrà molta fortuna e porterà al professore strascichi giudiziari e successivo sequestro e dissequestro della moneta tra Agosto e Settembre del 2000 da parte delle forze dell'ordine. Indiscutibilmente però, il SIMEC ha avuto l'effetto di far rimbalzare la città di Guardiagrele su quotidiani e televisioni nazionali e internazionali come il "Paese dell'Utopia". Gli ultimi anni della vita di Giacinto Auriti sono concentrati nella divulgazione delle sue teorie monetarie, raccolte nell'opera dal titolo significativo "Il paese dell'Utopia" e la predisposizione di un disegno di legge di inziativa popolare, finalizzato a riconoscere "l'Euro proprietà dei cittadini europei". Stroncato da un male incurabile, il professore si spegne a Roma l'11 Agosto 2006. L
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