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RIFORMA BRUNETTA: GUARDIGRELE AL II POSTO PER RIDUZIONE DELLE ASSENZE NEGLI UFFICI PUBBLICI.

Carmine Ranieri della Cgil Abruzzo chiede ora altre risposte.

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L'ultimo rapporto Istat sulle presenze al lavoro dei dipendenti pubblici in area abruzzese mette in cima alla classifica l'Aquila e Guardiagrele. A seguire i comuni di Atri e di Città Sant'Angelo. Riceve una scottatura , aggiudicandosi un posto tra le ultime fila , Francavilla al Mare, dove si è registrato il tasso di assenteismo più alto. Gli ultimi dati disponibili, monitorati lo scorso settembre, dicono che l'Abruzzo rispetto alla nazione è la seconda regione per migliori risultati ottenuti Con l'approvazione della nuova legge (numero 133 del 2008), voluta dal Ministro Renato Brunetta, da giugno 2008 il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, in collaborazione con l'Instat, fornisce mensilmente la stima di queste assenze. La finalità è quella di contrastare un fenomeno che si era ampiamente diffuso prima dell'azione del Governo. I risultati mostrano una riduzione media pro-capite delle assenze per malattia pari a -35% e un incremento netto delle prestazioni. Stando ai dati di settembre 2010, su scala nazionale, diminuiscono dunque le assenze per malattia (-4,4%) così come sono in calo i giorni di assenza superiori a 10 giorni (-4,4%) e le assenze per altri motivi (-4,9%) Come afferma Brunetta questo successo «si traduce in una maggiore qualità e quantità di beni e servizi ai cittadini». Nonostante tutto, c'è chi ha seri dubbi circa l'efficacia di una legge che si limiterebbe a fare «la guerra ai dipendenti fannulloni» senza puntare al miglioramento della produttività e dell'efficienza dei dipendenti pubblici. Giudizi severi provengono anche dal segretario della Cgil Funzione Pubblica Abruzzo, Carmine Ranieri:«Va bene il monitoraggio dei giorni di assenza, ma l'impressione è che questa riforma della pubblica amministrazione non si interessi in alcun modo dei problemi quotidiani dei cittadini. Noi diciamo che le questioni a cui si dovrebbe dare una risposta sono altre: ad esempio, i servizi sono migliorati oppure no? Le liste di attesa in ospedale sono diminuite? Qual è la percezione degli utenti sul funzionamento della pubblica amministrazione? » «Credo che i risultati di una riforma si possano misurare soltanto in termini di miglioramento dei servizi», prosegue Ranieri, «oggi si discute spesso di risanamento, che è sicuramente un parametro importante con cui fare i conti, ma chi parla della qualità? Un cittadino che si fa male nelle zone montane d'Abruzzo è più al sicuro oggi di quanto non lo fosse qualche anno fa?» Il Sindacato invita a riflettere su questioni che non sono state ancora fronteggiate: «questo sistema mira sostanzialmente a dimostrare che i lavoratori pubblici sono tutti fannulloni.» insiste Ranieri « non è un caso che lo stesso governatore Chiodi si muova sulla stessa lunghezza d'onda quando afferma, in sede di commissione parlamentare, che i dirigenti dell'amministrazione regionale sono incapaci. Ma se questo è vero, perché nessuno si pone la domanda conseguente: cosa si è fatto per migliorare lo stato delle cose?». Sul tavolo delle proposte Ranieri lascia una sfida:«la prima preoccupazione di un governo dovrebbe essere quella di incentivare il merito piuttosto che privilegiare atteggiamenti puntitivi».
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