Il sole sulla faccia, il vento tra i capelli in una domenica pomeriggio in sella alla sua Honda Cbr 600, la strada un percorso di curve per Riccardo Marroncelli. Pronto a scendere verso valle, dopo la sosta in un ristorante. Scivolano curve, una lunga curva, fatale. Forse un’apertura anticipata del gas all’acceleratore, in vista del rettilineo. Secondi.
Il giovane 25enne vittima accartocciata dalla sua moto. Moto che ha continuato la sua corsa per qualche metro, finendo la sua corsa ai margini della carreggiata, su quella Provinciale 220 che collega Pretoro a Passo Lanciano, moto che finisce la sua corsa alle 15.30 lasciando Marroncelli scagliato sul guard-rail. Un impatto violento con il torace.
Inutili i soccorsi tempestivi del 118 di Pescara, avvertiti dall’amico del centauro. L’elicottero, in un primo momento diretto verso il campo sportivo di Pretoro, dove era in corso un incontro dilettantistico di calcio, ha poi deciso di atterrare nei pressi del luogo dell’incidente. Marroncelli è stato rianimato sul posto, prima di essere caricato a bordo, diretto verso il clinicizzato di Chieti.
Il cuore di Riccardo ha smesso di battere lungo il tragitto, spezzando la sua giovane vita.
Il ragazzo, nipote dell’allenatore del Pescara calcio Di Francesco, residente a Sambuceto, tra qualche giorno avrebbe iniziato a lavorare in una ditta della sua città .
Di Francesco, appena appresa la notizia, ha disdetto il suo incontro odierno a Coverciano per ricevere il Master di allenatore professionista Uefa.
La pattuglia della polstrada di Chieti, con l’aiuto della stradale di Vasto e dei carbinieri di Casalincontrada, ha ricostruito i fatti nei dettagli: esclusa l’influenza di terzi grazie alla ricostruzione del suo compagno, in quel tratto non passavano altri veicoli nel momento in cui si è consumata la tragedia.