A Guardiagrele i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, a cui si accede con precisi requisiti e seguendo un iter normativo complesso, con l’amministrazione Di Prinzio, lavorano per la collettività, considerato che infatti il RdC è una misura per contrastare la povertà, ma anche per favorire l’inclusione sociale.
Quanto è stato fatto è solo applicazione della legge: Il decreto n° 4 del 2019 che lo ha istituito prevede, tra altre cose, che i beneficiari si impegnino in progetti di utilità collettiva ( PUC) che vanno ad interessare l’ambito sociale, quello culturale, quello artistico, quello ambientale e la tutela dei beni comuni.
“ Un amministratore locale non fa le leggi, ma le deve attuare. E nel rispetto della legge e degli articoli 1 e 3 della nostra Costituzione, dal primo novembre, i primi quattro cittadini che godono del contributo hanno iniziato a lavorare per il comune di Guardiagrele” afferma il vicesindaco Flora Bianco.
E con soddisfazione aggiunge “ E’ stato davvero gratificante constatare la massima disponibilità di tutti a prestare la loro opera per la nostra città. Convinta che il lavoro, oltre che un dovere è un diritto, prevedo altri inserimenti in aree concordate con gli uffici del Comune ”.