Il piatto che ci propone Marcello nasconde una storia speciale.
Una storia che viene dalla casa di una zia, a San Vincenzo.
Sul tavolo c'era qualcosa di inconsueto. Sembrava uno spezzatino, ma accanto c'erano delle pesche sciroppate.
“Ero perplesso, ma la zia mi invitava a mangiare insieme le due pietanze. Convinto, poi, dalle parole di mia cugina, che mi diceva: “Con il gallo pipidingne e pummadore la “precoca” ci sta divinamente”, sono stato rapito da questo accostamento e lo ripropongo spesso, per stupire e prendere per la gola le persone a cui voglio bene.”
Gallo “pummadore e pipidingne”
Ingredienti:
1 gallo
½ cipolla
2-3 cucchiai di olio
sedano
carota
1 bicchiere di vino bianco
1 peperone
pomodori pelati
passata di pomodoro q.b.
pesche sciroppate q.b.
Preparazione:
Tagliare il gallo a pezzi non troppo grandi e farli rosolare in padella con cipolla, sedano, carota e olio. Sfumare con il vino bianco e far cuocere, a fuoco lento, con il coperchio. Aggiungere, poi, i pomodori pelati e il peperone a listarelle, qualche cucchiaio di passata di pomodoro, sale e portare a cottura.
Completare con una macinata di pepe e servire accompagnato da pesche sciroppate.
Un piatto davvero particolare, soprattutto per l'accostamento apparentemente azzardato.
Chi ha provato questa ricetta non ne è rimasto deluso.
Cosa aspettate a sperimentare anche voi?
Buon appetito!
“Una storia raccontata con le mani può svelare davvero molto.”
Diteci di voi attraverso una ricetta!