Già passato un anno da quel giorno, quel giorno che sembra ancora così vicino.

Così vicino, sì, perché la ferita nel cuore di chi ti ha voluto bene, e te ne vuole più di prima, è ancora aperta.
Sembra di leggere nei loro occhi un pensiero che parla di te, oggi più che mai.

Non c'è un giorno prestabilito per ricordare. Le persone che ti amano, Luca, lo fanno ogni giorno.
Ti sentono vicino, perché sanno che sei sempre lì, a vegliare su di loro, a guidarli nelle decisioni difficili, a sollevarli da un momento di sconforto, a gioire ed essere felice insieme a loro quando capita qualcosa di bello.

Anche in quei momenti, anzi, soprattutto in quegli istanti, loro sanno che quella gioia, quella vittoria, quella conquista è merito tuo.

Vorrebbero averti ancora qui per qualche tempo, anche solo per ringraziarti, per condividere con te almeno un attimo di felicità.
Vorrebbero poterti riabbracciare, ascoltare la tua voce, vederti sorridere.

È la tua musica a colorare le loro giornate e oggi, in modo particolare, se si concentrano un po', se si fermano per un istante ad ascoltare, la sentiranno tutti.
Tutti sapranno che oggi, da lassù, stai suonando tu.