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“Chiuso per vendemmia”

Ciò che si legge a Orsogna su una saracinesca

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E se l'autunno fosse un profumo?
Sarebbe quello del vino, “principe” di una stagione che sa di fresco, di pioggia e di foglie.

A produrre questo caratteristico profumo ci pensano i numerosi viticoltori presenti sul territorio abruzzese, che vanta il “primato” del buon vino su scala mondiale.

E si sa che la ricchezza più grande e più prestigiosa proviene spesso dalla terra, terra che ci offre ogni giorno i migliori prodotti “made in Italy” che si possano desiderare.
Sta ai veri “intenditori” ascoltare il suo “richiamo”.

C'è chi a Orsogna ha deciso di lasciarsi ammaliare dalla “sirena” della vendemmia, chiudendo il proprio negozio in centro e “tornando alle origini”.

“Chiuso per vendemmia”. È questa la dicitura che campeggia sulla saracinesca di una bottega.
È la scelta di chi ha deciso di dedicarsi a qualcosa che la tradizione ci sussurra all'orecchio ormai da tempo immemorabile.

È noto come piaccia agli Abruzzesi lasciarsi “rapire” volentieri dalle tradizioni, soprattutto se si parla di enogastronomia, di cucina, di cibo.

Raccogliere l'uva per trasformarla in un prodotto caratteristico come il vino è qualcosa di straordinario.
Le mani, si parte e si termina sempre con loro. Sono proprio le stesse che prendono la materia prima e azionano il meccanismo che le muta in vino, sprigionando esse stesse quel profumo unico che si assapora quando si stappa una bottiglia.

La vendemmia potrebbe essere paragonata ad un vero e proprio tuffo nel passato, per imbeversi di tradizioni, tramandarle e assaporarle ogni secondo, ogni anno a tavola.

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