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100 anni fa nasceva Eva, una vera forza della natura

Una vita dedicata a suo padre, ai figli, alla lotta per un mondo migliore

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100 anni fa, a Comino, nasceva Eva: una bambina destinata a diventare una grande donna.

Addestrata sin dalla tenera età a riconoscere le camicie nere, per proteggere il padre perseguitato, aveva organizzato una particolare procedura, insieme alla sua famiglia.

Eva, particolarmente sveglia, aveva il compito di “vedetta”: sorvegliava l’unica via di accesso alla contrada per chi provenisse da Guardiagrele, la “Strada Pretata”, percorribile solo a piedi o con animali da soma.
Aveva imparato a diffidare di molti, a non dare riferimenti, a guardarsi da “referenti e “spie” del regime.

Grazie all'organizzazione e alla collaborazione di tutta la famiglia si riuscì ad evitare la deportazione.

Questo era l’ambiente in cui cresceva la giovane Eva.
Segnata dalla miseria, dalla mancanza assoluta di risorse, dalla persecuzione nei confronti di suo padre, nella giovane donna cresceva la comprensione del valore inalienabile della libertà: la libertà imprescindibile di poter condurre una vita dignitosa e soddisfacente.

Eva sposò Antonio, che assicurava il mantenimento della casa e dei loro due figli.
In lei si rafforzavano lo spiccato senso civico e il forte sentimento di solidarietà. Sempre pronta ad alleviare le pene dei sofferenti, dava speranza: l’idea di un mondo migliore era possibile.

Si dedicò con passione autentica all’organizzazione della sezione locale del Partito Comunista e in breve tempo coinvolse anche le contrade vicine.
A Guardiagrele organizzò con successo innumerevoli battaglie per la difesa dei diritti dei cittadini.

Ma non a tutti “piaceva” questo impegno: la Curia Vescovile di Chieti ne decretò la scomunica, con conseguenti ripercussioni di isolamento e ritorsioni, con l'intento di dissuadere Eva e le tante donne che si stavano avvicinando al movimento.

Ma lei, con la determinazione di una vera eroina, non si lasciò abbattere.

Il 12 novembre 1967 venne eletta Consigliere Comunale con 1148 voti di preferenza. Continuò a battersi per i diritti della comunità tutta.
La mobilitazione delle donne del Movimento Femminile Abruzzese le procurò la candidatura alla Camera dei Deputati durante le elezioni politiche.

Non si stancò mai di combattere per un mondo più giusto.
La trasparenza e l’altruismo furono le sue armi sempre efficienti.
Da mamma premurosa, insegnò ai figli l’onestà e il rispetto delle leggi e del prossimo.

Eva si spense a 88 anni, il 20 agosto 2003, lasciando nei cuori di tutti una ferita indelebile, ma anche una potentissima “lezione di vita”: non bisogna mai smettere di lottare.

Queste bellissime parole, il regalo di suo figlio.
Il nostro sarà di ricordarla per sempre come una vera eroina.

“Ogne scarafune vo ‘bbene a mamma suje” Buon compleanno mamma. Marcello.

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