Con il Decreto n. 106 / 2014 il Commissario ad Acta, Presidente D’Alfonso, ha stabilito di allocare provvisoriamente la REMS presso il P.O. di Guardiagrele nei locali della Clinica Psichiatrica, che si è stabilito quindi di trasferire presso il P.O. di Ortona.
In quanto alla provvisorietà del provvedimento, precisiamo subito che i tempi di realizzazione della struttura definitiva, prevista nel territorio di Ripa Teatina, sono quanto mai incerti e indefinibili, per cui faremmo decisamente meglio a considerare la scelta di Guardiagrele tutt’altro che provvisoria. Se al contrario la scelta fosse realmente provvisoria, risulterebbe oltremodo incomprensibile come si possano affrontare spese per adeguare la struttura ospedaliera di Guardiagrele e quella di Ortona per nuove necessità di tipo “provvisorio”.
A beneficio di tutti, è opportuno precisare che la REMS è una struttura che deve essere istituita per sostituire gli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), così come stabilito da apposita legge. In tal modo, i pazienti dimessi dagli OPG dovranno essere ospitati in queste strutture a carattere riabilitativo. Quella di Guardiagrele dovrebbe soddisfare le esigenze di Abruzzo e Molise.
È evidente quindi che la REMS ospitata presso una struttura sanitaria in piena attività, come l’Ospedale di Guardiagrele, pone certamente molti problemi connessi alla sicurezza dei pazienti, degli operatori e dei cittadini. Da non trascurare poi che il problema della sicurezza potrebbe estendersi all’intera collettività dal momento che la REMS dovrebbe prevedere per gli ospiti un percorso di cura che include l’impegno anche della comunità locale per il loro recupero.
Sembra quindi evidente, a tal proposito, che il tema sia stato trattato con eccessiva superficialità, anche perché non si è tenuto in alcun conto che la comunità di Guardiagrele ha sostenuto e sostiene con grande spirito di collaborazione e di umanità tutti gli sforzi necessari a garantire l’integrazione degli ospiti della Residenza Psichiatrica Riabilitativa già allocata a presso il P.O. di Guardiagrele. Appare perciò decisamente inopportuno caricare la stessa comunità di un ulteriore responsabilità sociale di tal genere.
È altresì evidente che il trasferimento della Cinica Psichiatrica, allo stato attuale, significherebbe un ulteriore passo verso la chiusura del P.O. di Guardagrele, senza tener conto che il superamento del commissariamento e la stesura di un nuovo Piano Sanitario Regionale, annunciato pubblicamente, darebbero l’opportunità di pianificare nuove attività sanitarie per il P.O. di Guardiagrele nel contesto della rete ospedaliera regionale e aziendale.
È quindi evidente che non esiste alcuna volontà in tal senso presso la Regione Abruzzo neanche nel suo nuovo corso.
L’allocazione della REMS presso il P.O. di Guardiagrele minaccia in realtà qualsiasi ulteriore programma di sviluppo per la struttura sanitaria di Guardiagrele, anche nel sistema extraospedaliero o “post-ospedaliero”, come ad esempio nel caso di una struttura territoriale sul modello del previsto PTA. Infatti, una struttura riabilitativa come la REMS sottrarrebbe molti spazi utili a qualsiasi attività sanitaria rivolta alla popolazione.
È netta quindi la sensazione che Guardiagrele venga considerata nelle sedi che contano come una destinazione buona per tutto ciò che è altrove indesiderato. A riprova di ciò, non possiamo non annotare la mancanza di ogni considerazione verso la nostra comunità, data l’assenza di qualsiasi attività di concertazione o anche solo di informazione. In pratica, non si è ritenuto neanche di informare il sindaco, in qualità di massimo rappresentante della comunità, di una iniziativa così impattante per la stessa comunità.
Questo atteggiamento autoritario e impositivo genera delusione e disappunto, ancor più se si considera che ci si aspettava un comportamento decisamente diverso da un nuovo Presidente/Commissario e una nuova Giunta Regionale.
Possiamo tranquillamente concludere che per la sanità a Guardiagrele non è cambiato proprio nulla!
Ricordo in ultimo, come il Commissario ad Acta e il Direttore Generale della ASL dovrebbero ben sapere, che l’attuale assetto del P.O. di Guardiagrele non può essere alterato fino a sentenza del Consiglio di Stato sui ricorsi promossi dalla Amministazione Comunale e da alcuni cittadini.
Per quanto esposto, l’Amministrazione Comunale è decisamente contraria alla allocazione della REMS a Guardiagrele ed ha già provveduto ad esortare il Presidente/Commissario e il Direttore della ASL a riconsiderare la scelta con una comunicazione motivata. In mancanza, saranno considerate tutte le modalità idonee a contrastare tale scelta, ivi comprese le ipotesi di ricorso giudiziario, sempre nell’interesse dei cittadini di Guardiagrele.