Not in my back yard, "non nel mio cortile", ecco cosa vuol dire NIMBY, acronimo inglese al quale l'Università degli Studi di Teramo dedica un'intera giornata di approfondimento aperta al pubblico.
A partire dalle 9.30 del 16 gennaio, dopo il saluto del Magnifico Rettore, sale in cattedra il dibattito sulle grandi opere , problema dal quale l'Abruzzo, quinta regione italiana per infrastrutture contestate, non può sentirsi escluso.
Presso il Campus Coste S.Agostino, comunicatori, economisti, amministratori pubblici e manager, con il patrocinio della Facoltà di Scienze della Comunicazione, tratteranno, nelle rispettive "tavole rotonde" due grandi temi: "Dal modello inclusivo del Rab ai No Tav: il ruolo della comunicazione istituzionale" e "Petrolio e Ambiente: binomio possibile?".
Insomma, di casi come quello di Ombrina e delle contestazioni in Val di Susa ne abbiamo sentito parlare tutti e a casa o in piazza abbiamo preso posizione. É giunto il momento di informarsi e togliersi ogni dubbio riguardo un problema, quello del NIMBY, oggi più scottante che mai. Con "INFORMARE PER DECIDERE. Le strategie di comunicazione per superare il NIMBY", l'Università di Teramo dà una grande opportunità a studenti e non, per parlare a carte scoperte e favorire la partecipazione delle comunità locali.
16 GENNAIO 2014, Sala Tesi della Facoltà di Scienze Politiche, Teramo.