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DALL'ITALIA AL QATAR IL RACCONTO DI UNA GIOVANE ABRUZZESE ALLA VOLTA DELLA PENISOLA ARABICA

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Oggi vi raccontiamo una storia che esemplifica perfettamente cosa può nascere dall'incontro di culture differenti. La protagonista della nostra storia è Sirena Di Martino, una ragazza nata a Guardiagrele che da gennaio 2010 vive tra Italia e Qatar. Dopo essersi laureata in Lingue Orientali e specializzata nelle Relazioni nel Mediterraneo ha maturato diverse esperienze (sia di studio che di lavoro) all'estero, soprattutto in Egitto e in Inghilterra. Attualmente è membra del Diplomatic Club, un club che fa capo direttamente al Ministero degli Esteri dello stato del Qatar, nato nel 2001, ideato per i funzionari di governo e diplomatici in Qatar. La collaborazione con questo Club le ha dato l'opportunità di inaugurare il primo Italian Food Festival in Qatar, evento che si è celebrato giovedì 18 novembre 2010, sostenuto e promosso dalla compagnia abruzzese Italia Projects Management e dallo stesso Diplomatic Club. In un articolo per Il Mediterraneo, vengono riportate tutte le suggestioni ricavate dalla straordinarietà delle realtà presenti in questa terra lontana, partendo proprio dal luogo in cui sorge il Diplomatic Club (http://www.thediplomaticclub.com/en/main/index.asp), uno dei circoli più famosi di Doha: «Situato direttamente sul mare, è una location esclusiva in cui si può usufruire di un gran numero di attività sportive e ricreative tra cui piscine, spiaggia privata, campi da tennis, lounge bar e ristoranti, il tutto in un’atmosfera unica ed elegante che rende il club uno dei più amati e conosciuti nella capitale qatarina.». Dall'articolo traspare il grande entusiasmo ricavato dal successo del primo Festival di cucina italiana di cui Sirena è direttrice: «degustazione di piatti tradizionali della nostra penisola, ottima scelta di vini e un sottofondo di musica italiana dal vivo, il tutto immerso in uno scenario dalle mille e una notte nel meraviglioso giardino interno del club, sotto il manto stellato del cielo. Insomma, un’esperienza sensoriale completa, che passa attraverso i sapori e gli odori frutto della lunga esperienza dello chef Luciano, e che coinvolge con le sue note magiche in un’atmosfera di convivio unica. L’idea del festival e’ stata molto apprezzata, anche perché la cucina italiana è conosciuta e molto amata in Qatar. L’evento si protrarrà per un mese per concludersi in coincidenza delle festività di fine anno. Il made in Italy del gusto regna in Qatar. Durante il festival si alternano degustazioni di menu provenienti dalle diverse aree della penisola. Lo staff della Italia Projects Management è composto da professionisti arrivati direttamente dall’Italia per l’occasione, che si adoperano per presentare al meglio i prodotti e le creazioni della nostra cucina, promuovendo la nostra cultura culinaria così ricercata e invidiata all’estero.» Sirena si è calata perfettamente in quest'ambiente che sente ormai come casa sua e ha scoperto quanta ricchezza è in grado di offrire anche andando oltre i suoi confini. Il suo obiettivo è infatti quello di creare un vero e proprio ponte tra Italia e Qatar: «credo che gli italiani debbano prendere parte al grande sviluppo e alle molte possibilità esistenti in questo emirato, e quello che mi dispiace è che i nostri vicini inglesi, francesi e tedeschi stanno cogliendo questa grande occasione mentre i nostri connazionali sono ancora troppo pigri nella ricezione di questa grande opportunità. La presenza di italiani qui è minima, quasi nulla, e mia intenzione è promuovere l'Italia in Qatar e nello stesso tempo far aprire gli occhi agli italiani sulle grandi possibilità che offre il Qatar al mondo. È stato calcolato che qualora il Qatar vincesse l'appalto dei mondiali di calcio del 2022, si innescherebbe un processo di sviluppo della città in termini di infrastrutture e servizi senza precedenti: i prossimi 11 anni offrirebbero un numero di posti di lavoro sproporzionato e la popolazione crescerebbe di 3 volte.» Ammirevole l'iniziativa di portare avanti progetti tanto ambiziosi che permetterebbero di sviluppare una rete di scambi interculturali tra il nostro paese e lo stato della Penisola Arabica. Si potrebbe inquadrare questa terra come una fonte di risorse ed opportunità decentrate rispetto al territorio italiano, in grado di colmare i bisogni di sviluppo economico da noi entrati in crisi. Si constata al giorno d'oggi una grande mobilità, si moltiplicano i casi di fuga da parte dei giovani all'estero e per quanto vengano valutate soprattutto le cause e gli effetti negativi di queste migrazioni, si dovrebbe riflettere sulle possibilità di crescita che questi fenomeni portano alla luce, di cui Sirena è un convincente esempio.
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