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LA LEGALITA' DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ALLA PROVA DEL TAR

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E' stata fissata per Giovedì 18 Novembre (anche se indiscrezioni dell'ultim'ora parlerebbero di un ulteriore rinvio dopo quello del 5/11) l'udienza del TAR di Pescara, chiamato a far luce sulla controversa vicenda delle presunte irregolarità contestate dal gruppo consiliare di Centro Sinistra,"Guardiagrele il bene in Comune", durante le ultime elezioni Amministrative del Marzo 2010 (che hanno visto la vittoria sul filo di lana della compagine di Centro Destra "Progetto per Guardiagrele" capeggiata dall'attuale sindaco Dott. Sandro Salvi). La vicenda è nota. Rilevando presunte anomalie nelle operazioni elettorali, il gruppo consiliare guidato dall'ex senatore Angelo Orlando, presenta ricorso presso il TAR per l'Abruzzo - sez di Pescara, contro il Comune di Guardiagrele e l'U.T.G Prefettura di Chieti per "violazione e falsa applicazione" (Art 64 e 69 DPR 570/1960). La giunta Comunale, preso atto del ricorso, ritenendo infondata qualsiasi pretesa di irregolarità nelle "operazioni di voto e convalida degli eletti", si vede obbligata "a difendere l'interesse dell'Ente a non veder rispettata la volontà espressa dall'elettorato" e decide con la Delibera di Giunta n.83 del 06 05 2010 di "opporsi al ricorso al TAR" e di provvedere come da regolamento a nominare un legale patrocinatore (la scelta è caduta sul Avv. Marcello Russo n.d.r). L'Avv. Simone Dal Pozzo, membro di "Guardiagrele il Bene in Comune", raggiunto telefonicamente per un commento, cita l'articolo 1 della Costituzione (... la sovranità è esercitata dal popolo secondo le forme e nei limiti della Costituzione stessa....) e dichiara che questo è un ricorso che mira solamente a "ripristinare la legalità". L'aspetto "più interessante" secondo l'Avv. Dal Pozzo riguarda 24 voti di cittadini comunitari che, "sebbene ammessi in base ad una attestazione del sindaco, non sono stati identificati ai seggi". Non avrebbero avuto dunque diritto elettorale se ci si attiene alle norme costituzionali in vigore. Un aspetto che potrebbe avere una rilevanza eccezionale. Considerando infatti l'esiguo scarto (23 voti) che ha sancito l'affermazione del gruppo di Centro Destra, l'accoglimento di questo punto del ricorso da parte del TAR, potrebbe anche significare la ripetizione delle Elezioni Comunali. Il gruppo "Progetto per Guardiagrele" di Centro Destra alla guida del Comune, per suo conto, vive con tranquillità e fiducia questo momento, come si evince dalle reazioni dei membri della Giunta , che dichiarano, per bocca del Consigliere di maggioranza Domenico Simeone che se di errore si può parlare questo è stato di natura "formale e non sostanziale" e che possono dormire sonni tranquilli "con la coscienza pulita", comunque pronti a qualsiasi decisione del TAR, "nell'interesse dei propri elettori". Spetta dunque al TAR ora esprimersi per accertare se le operazioni si sono svolte rispettando le regole che disciplinano il procedimento elettorale, e mettere la parola fine su una vicenda che da mesi impegna le diverse anime della politica guardiese in un confronto serrato che rischia di avvelenare un clima già pesantemente guastato dalla complicata gestione dell'affaire Ospedale Clinicizzato.
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