La Destra Guardiagrele si esprime a riguardo della questione idrica. La proposta è quella di un fondo speciale che permetta nuovi investimenti per infrastrutture non più obsolete.

La proposta de La Destra giunge in seguito al consiglio comunale tenutosi poco prima delle festività natalizie, in cui l'Aministrazione Salvi aveva pubblicamente discusso sulla problematica interpellando il presidente della  Sasi spa, Domenico Scutti.

Un adeguato approvigionamento di acqua potabile è una prerogativa non trascurabile, ma nemmeno l'incremento dei fondi erogati negli ultimi mesi dalla Sasi sono bastati a porre fine all'emergenza: nei pressi dell'Acquesotto dell'Avello nessuna nuova sorgente è stata attivata, e  il comprensorio rifornito dall'acquedotto riceve tuttora quantità d'acqua inferiori agli 80 litri al secondo.

Il parere di Paolo Damiano, segretario della sezione guardiese del Partito, è che i cittadini dovrebbero rifiutarsi di pagare le bollette concedendo solo il 20 per cento degli importi stimati, affinchè tale percentuale venga riservata alle operazioni di risanamento della rete idrica.

A tale considerazione si aggiunge appunto la proposta inoltrata all'Amministrazione comuale. «Con l'adesionde degli altri centri urbani coinvolti, la Sasi potrebbe deliberare in consiglio di stornare il quinto dell'importo della tariffa su un apposito conto comunale, da mettere in rete con i conti omologhi aperti dagli altri Comuni o da gruppi di Comuni riuniti in un solo comprensorio» spiega Damiano «Da tali fondi verrebbero attinti i finanziamenti riservati all'ammodernamento della rete, per porre fine alle continue e prolungate interruzioni del flusso idrico.»

Alla base di tale progetto vi è la necessità di perfezionare non tanto l'approvvigionamento d'acqua, quanto piuttosto il servizio di distribuzione della risorsa stessa:una regolare erogazione è garantita unicamnete da una rete efficiente dotata di nuove condutture.