A Buenos Aires, dall’1al 3 novembre, si sono tenuti i lavori dell’annuale riunione del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM). In Argentina - e nella capitale in particolare - c’è una consistente comunità abruzzese, apprezzata e stimata, ben organizzata in Associazioni che coprono l’intero territorio nazionale. La gran parte del mondo associativo di provenienza dall’Abruzzo si ritrova nella FEDAMO, la Federazione delle Associazioni Abruzzesi che quest’anno celebra il Quarantennale di fondazione. E’ stata dunque giusta ed opportuna la scelta del CRAM di tenere in Argentina - nel Bicentenario del Paese, in omaggio ai 40 anni della FEDAMO e in rispetto della numerosa comunità regionale - l’annuale convegno dei delegati abruzzesi provenienti da tutto il mondo. Un’occasione importante per conoscere direttamente le differenti realtà continentali dell’emigrazione abruzzese, mettere a confronto esperienze, discutere come meglio organizzare le politiche della Regione per le proprie comunità all’estero e come investire sulla rete associativa regionale perché il nome dell’ Abruzzo si affermi in quei mercati attraverso produzioni di qualità e le eccellenze che la regione può vantare. E l’organizzazione e l’accoglienza predisposte dalla FEDAMO, sotto la guida della presidente Alicia Carosella che è anche consigliere del CRAM, sono state eccellenti in ogni punto, all’altezza della sfida che il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo si riproponeva di lanciare per il suo futuro. In assenza dell’assessore all’Emigrazione, Mauro Febbo, le funzioni di presidente del CRAM sono state assolte dal vicario Franco Santellocco, con pienezza di poteri, con una guida sapiente dei lavori e con accorta capacità di mediazione. D’altronde, non era per nulla semplice e scontato, dopo due anni segnati dall’azzeramento dei capitoli di spesa destinati alle attività del settore Emigrazione per via dei tagli al bilancio effettuati dalla Regione per il rientro del disavanzo sanitario, o piuttosto da una palese sottovalutazione del ruolo e della rilevanza delle comunità abruzzesi all’estero.
E’ quanto ha messo subito in chiaro Franco Santellocco nella relazione introduttiva, soffermandosi sul ruolo dell’associazionismo, richiamando l’esigenza per lo Stato e le Regioni di rafforzare le rispettive politiche perché gli Italiani nel mondo possano essere ancor più utili all’Italia, superando quella marginalità d’interesse che inibisce una piena consapevolezza delle opportunità e del sistema di valori residente nelle comunità italiane all’estero. Questo, in sintesi, il succo della relazione d’apertura svolta all’assemblea dei delegati, con accanto i Consiglieri regionali Franco Caramanico, Ricardo Chiavaroli e Antonio Prospero, componenti del CRAM. Presenti ai lavori il sen. Esteban Caselli, origini molisane, e l’on. Giuseppe Angeli, abruzzese di Orsogna, entrambi residenti in Argentina ed eletti al Parlamento italiano nella Circoscrizione Sud America, che hanno portato il loro saluto. Presenti ai lavori il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giancarlo Curcio, e il consigliere del CGIE, Gian Luigi Ferretti. Dopo il saluto della presidente della FEDAMO, Alicia Carosella, aprono la serie degli interventi i Consiglieri regionali. Antonio Prospero al suo saluto unisce il messaggio scritto affidatogli dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, un caloroso ideale abbraccio agli abruzzesi nel mondo dei quali ha sopra tutto richiamato la straordinaria prova di solidarietà verso le popolazioni terremotate dell’Aquila, assicurando che, pur tra notevoli difficoltà , la ricostruzione della città capoluogo d’Abruzzo e dei borghi distrutti dal terremoto presto avrà inizio. Ricardo Chiavaroli, latore d’un bel messaggio del presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, al suo impegno convinto nel CRAM associa la diretta esperienza d’emigrato, nato in Venezuela. Ringrazia la FEDAMO e la sua presidente per la perfetta organizzazione dell’evento e per il forte coinvolgimento dei giovani nella Federazione. Franco Caramanico unisce al saluto la solidarietà all’Argentina per la scomparsa dell’ex presidente Kirchner. Dichiara d’aver trovato un Paese molto diverso da quello visto dieci anni fa e ne loda i grandi passi avanti. Parla dell’emigrazione italiana, di quanto essa fece per la ricostruzione dell’Italia post bellica, di quanto può fare ora per il made in Italy, essendo i connazionali all’estero i nostri migliori ambasciatori. Garantisce, come i suoi due colleghi Consiglieri, il pieno sostegno alle attività del CRAM in seno all’istituzione regionale.