E' controversia legale fra il Comitato per l'acqua e gli Enti gestori del servizio idrico sul territorio di Guardiagrele.
La richiesta del Comitato, esposta alla Procura della Repubblica di Chieti, verte sulla riduzione delle tasse sulla fornitura d'acqua, servizio che a partire dallo scorso Giugno ha lasciato molto a desiderare, procurando disagi per popolazione ed imprese.
Il Comitato ha accolto numerose adesioni, tra cui diversi avvocati pronti a prendere le redini della causa in difesa dei cittadini.
Alla problematica già contestata se n'è aggiunta un'ulteriore: l'acqua che fuoriesce dai lavandini è ora di colore marrone, molto probabilmente a causa del fogliame depositato lungo le tubature e non filtrato adeguatamente a causa del sistema malfunzionante.
Se in precendenza la contestazione si era concentrata sulla portata effettiva del sitema di pompaggio, notevomente ridotta negli ultimi mesi, si aggiunge ora la protesta per la manutenzione dell'acquedotto dell'Avello, a partire dalle strutture installate in montagna nei pressi della sorgente.
Da ciò la richiesta mossa alla Sasi spa dal Comitato, deciso a rivendicare una riduzione del 30% delle tariffe in bolletta, ritenute eccessive rispetto alla discutibile qualità del servizio.
Saranno dunque questi i punti fondamentali intorno a cui graviterà la vertenza pronta ad essere inoltrata alla Magistratura nel caso in cui la Sasi non dovesse acconsentire a tal richiesta.
Gli esponenti del gruppo accettano e rispettano, inoltre, la scelta dell'Amministrazione Salvi di non schierarsi in tale vicenda, mantendendo un atteggiamento di confronto pacifico con il gestore idrico.
Il Sindaco Salvi, dal canto suo, conferma la prosecuzione dei lavori già in cantiere da alcuni giorni sul comprensorio guardiese, nelle zone di Colle Luna, Cerchiara, Piana San Bartolomeo, e prossimamente presso Santa Lucia e Sciorilli. Gli interventi prevedono la sistemazione e, in alcuni casi, la deviazione e il prolungamento delle condutture, al fine di ridurre le perdite d'acqua.
«Eppure la manutenzione» fa notare tuttavia un esponente del Comitato «dovrebbe essere la base minima di un servizio idrico almeno regolare, e invece soltanto oggi partono i lavori per la sostituzione di segmenti-colabrodo delle reti. Opere che non risolveranno comunque il problema, che è in montagna».
Perlomeno negli ultimi due giorni la portata del flusso d'acqua a partire dalle sorgenti sembra essersi ristabilita a livelli normali, anche grazie alle abbondati precipitazioni. La Sasi ha intanto assicurato la fornitura idrica senza black-out almeno per i prossimi giorni.