Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Guardiagrele: continua l'emergenza idrica, i cittadini protestano

Nella giornata di ieri acqua disponibile solo per tre ore e mezza

Condividi su:

 

Anche questa volta i cittadini guardiesi sono dovuti ricorrere ai carabinieri locali per segnalare l'enorme disagio provocato dalla carenza, o meglio, assenza, di

acqua nella cittadina.

 

In tre mesi, il "record" è stato registrato nella giornata di ieri: l'acqua è stata garantita solamente dalle 7 alle 10.30 del mattino, e la situazione continua a creare

evidenti disagi ai residenti, senza risparmiare nemmeno chi possiede un' autoclave.

 

Dalle testimonianze, infatti, risulta come numerose famiglie non riescano a gestire l'acqua disponibile nei serbatoi in quanto sono contretti ad attendere fino al

mattino seguente per rifornire la riserva d'acqua, senza dubbio non sufficiente nelle ventiquattr'ore per nuclei familiari di quattro, cinque o più componenti,

soprattutto nei piani alti dei condominii.

 

 

Senza tralasciare i problemi collaterali quali il danneggiamento di elettrodomestici, caldaie, autoclavi in seguito alle continue interruzioni.

 

A monte del problema vi è non solo la scelta della Sasi s.p.a., gestore della rete idrica di Chieti, di centellinare la fornitura idrica sul territorio guardiese e di altri cinque comuni, ma anche il degrado delle condutture lasciate da anni all'abbandono. 

A ciò si aggiunge la mancata compensazione (ricavabile da un maggiore afflusso idrico dall'acquedotto dell'Avello) delle perdite d'acqua lungo le tubature, e il guasto al sistema di pompaggio delle sorgenti del Foro situate a Pretoro, inquesto caso in gestione all'Aca.

 

I cittadini, a questo punto, ritengono improponibile pagare le bollette dell'acqua che nonostante tutto continuano ad arrivare puntuali.

 

 

Il sindaco Sandro Salvi si è più volte rivolto alla Prefettura di Chieti, sollecitando l' intervento degli organi responsabili al fine di garantire la distribuzione

dell'acqua almeno nelle ore mattutine e pomeridiane.

 

 

Ci si chiede se sia  forse il caso di decretare lo stato di emergenza per giungere alla risoluzione del problema.

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook